L’Islam è l’ultima e più completa delle religioni rivelate, perciò da parte sua esigiamo una presa di posizione e l’esposizione di istruzioni in qualsiasi campo della vita umana, sia personale che sociale. La teoria del pensiero sistematico nell’Islam è una teoria equilibrata concernente la globalità della religione islamica.
La “teoria del pensiero sistematico nell’Islam” è una teoria equilibrata con il fine di esporre i sistemi islamici in vari rami e che finora è stata presentata in varie versioni:
1. Prima versione - Introduzione all’articolo “La struttura generale del sistema economico nel Corano” (Majmu'e-ye maqalat-e panjamin conferans-e tahqiqati-e ulum va mafahim-e quran-e karim, Qom, Dar al-Quran al-Karim, estate 1996, pag. 330-426).
2. Seconda versione - L’articolo “La teoria del pensiero sistematico nell’Islam” (Majmu'e-ye athar-e kongre-ye barresi-e mabani-e feqhi-e hazrat-e emam Khomeini, Naqsh-e zaman va makan dar ejtehad, terzo volume: Ejtehad va zaman va makan, inverno 1995, pag. 401-426).
3. Terza versione - Prima parte del libro “Velayat-e faqih” (Daftar-e andishe-ye javan, Pajuheshkade-ye farhangh va andishe-ye eslami, 1998, Teheran).
4. Quarta versione - L’ultima parte del libro “Mabani-e kalami-e ejtehad” (Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, 1998, Qom) e la prima parte del libro “Maktab va nezam-e eqtesadi-e eslam”, (Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, 1999, Qom).
Esporremo brevemente questa teoria:
L’Islam è l’ultima e più completa delle religioni rivelate, perciò da parte sua esigiamo una presa di posizione e l’esposizione di istruzioni in qualsiasi campo della vita umana, sia personale che sociale. Queste istruzioni, che sono in realtà gli elementi di cui è composta la religione, si dividono in due gruppi:
- Gli elementi religiosi che espongono la concezione islamica del mondo in un ambito particolare, come quello politico o economico. Il rapporto tra essi e la concezione islamica del mondo è come il rapporto tra la parte e il tutto, o la premessa minore e quella maggiore di un sillogismo. Questo tipo di elementi sono come le proposizioni descrittive e presentano un aspetto teologico-filosofico, come la sovranità generativa di Dio sulle questioni politiche, o il Suo essere l’Elargitore nel campo economico. Questi elementi saranno chiamati “filosofia”, perciò la “filosofia politica islamica” indicherà l’insieme degli elementi dell’Islam nel campo politico che espongono la sua concezione del mondo in questo campo e sono parte di essa.
- Gli elementi religiosi che sono la conseguenza della concezione islamica del mondo e soprattutto della sua filosofia (vale a dire gli elementi del primo gruppo). Essi fanno parte delle proposizioni prescrittive e hanno un valore convenzionale; a sua volta si dividono in due gruppi:
a. Alcuni di questi elementi sono alla base di altri e, in un certo senso, li spiegano e li determinano. Essi si presentano o sotto forma di princìpi (usul) e questioni incontestabili in un certo campo e sono chiamati “fondamenti”; oppure determinano gli scopi della religione in un particolare ambito e sono nominati “obiettivi”. L’insieme di questi fondamenti e obiettivi forma la “scuola di pensiero”. Di conseguenza la “scuola di pensiero politica dell’Islam” indica l’insieme dei fondamenti e obiettivi politici dell’Islam.
b. Secondo i fondamenti presenti in un determinato ramo, per arrivare ai fini dello stesso, vengono erogati un insieme di elementi che formano il “sistema”, che in realtà è l’apparato delle istituzioni universali. Perciò, in ognuno degli ambiti della vita umana ritroviamo tre gruppi di elementi universali: la filosofia, la scuola di pensiero e il sistema, legati tra loro da un rapporto logico e forte.
La filosofia
Parlando di filosofia in questo contesto non s’intende la metafisica, così come intesa dalla filosofia islamica classica. S’intende invece un concetto simile alla filosofia composta, come la filosofia della matematica, la filosofia dell’arte e simili. Quindi, se nel campo della politica si è alla ricerca della “filosofia politica dell’Islam”, lo scopo è trovare quei temi che espongono il credo islamico nell’ambito della politica e sono i fondamenti della “scuola del pensiero politico nell’Islam”: argomenti come la sovranità generatrice di Dio sugli esseri umani, l’antropologia islamica, la differenza fra libero arbitrio e il volere di Dio, la sovranità divina e quella politica.
Scuola di pensiero
La “scuola di pensiero” in un determinato campo è l’insieme dei fondamenti e degli obiettivi racchiusi in esso. I “fondamenti” sono quelle questioni imprescindibili, esposte dalle religioni in quest’ambito, che formano la base del suo sistema. Gli “obiettivi” sono gli scopi che la religione ha delineato in ogni contesto per l’essere umano. Dunque, la “scuola del pensiero politico nell’Islam” è formata dai “fondamenti politici dell’Islam” e dagli “obiettivi politici dell’Islam”. Argomenti come la negazione della sovranità di un essere umano su un altro, tranne i casi in cui Dio lo abbia permesso, e l’appartenenza della wilayah agli Infallibili Imam (a) durante la loro presenza, fanno parte dei “fondamenti politici dell’Islam”; e questioni quali l’instaurazione della giustizia sociale, la difesa dei diritti principali degli esseri umani e il fornire una base idonea per la formazione e il perfezionamento degli esseri umani, sono parte degli “obiettivi politici dell’Islam”.
Sistema
L’Islam, in base alla sua scuola di pensiero, in ogni campo propone una serie di istituzioni universali unite da un legame particolare atto a formare una struttura organica che permetta la realizzazione degli “obiettivi” in base ai “fondamenti”. Questa struttura di istituzioni universali in ogni ambito è nominato “sistema”. Il “sistema politico dell’Islam” è la struttura di istituzioni universali politiche dell’Islam.
Istituzione
L’istituzione in un sistema è un modello stabile dei legami tra individui, istituti ed elementi influenti in un determinato ambito; essa possiede quattro caratteristiche:
- Universalità - Le istituzioni di un sistema non dipendono da fattori circostanziali o da condizioni particolari.
- Realizzabilità concreta - Esse devono permettere l’attuazione degli obiettivi, in base ai fondamenti della scuola di pensiero, perciò devono essere istituzioni realizzabili concretamente.
- Basata sui fondamenti, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi - Il sistema ha come scopo la realizzazione degli obiettivi della scuola di pensiero, in base ai suoi fondamenti.
- Le leggi universali danno loro assetto - Le norme universali della religione in ogni ambito, da una parte, danno vita alle istituzioni universali in quel determinato campo e, dall’altra, regolano i rapporti tra le istituzioni stesse e quelli con le altre istituzioni. Perciò le istituzioni di un sistema sono regolate dalle leggi universali.
Dunque possiamo definire così le istituzioni di un sistema: “Il risultato pratico dei fondamenti e degli obiettivi di una scuola di pensiero, senza legame alcuno con i fattori circostanziali, regolate dalle leggi universali”. Queste istituzioni si possono manifestare sotto forma di un “comportamento stabilito” o di una “struttura astratta”. Alcune delle istituzioni politiche dell’Islam sono: l’istituzione legislativa, l’istituzione economica, l’istituzione esecutiva e l’istituzione giudiziaria.
Leggi
Quando un sistema, con i suoi meccanismi particolari, si realizza in una determinata società, ciò che guida gli individui nella pratica sono le norme. L’insieme di queste norme sono le “leggi”.
Le leggi in qualsiasi campo (politico, economico, educativo, ecc...) si dividono in due gruppi:
1. Leggi stabili - Le norme universali che regolano le istituzioni di un sistema e che sono stabilite in base ai fondamenti e agli obiettivi della scuola di pensiero.
2. Leggi mutabili - Le norme stabilite per un contesto particolare, dal punto di vista spazio-temporale, legate a ciò che abbiamo nominato meccanismi. Nelle fonti religiose, a volte, le norme stabili e quelle mutabili sono esposte separatamente, però nella maggior parte dei casi una norma stabile viene chiarita secondo un contesto particolare con il risultato che questa esposizione contiene entrambi i tipi di norme mischiate insieme.
Elementi religiosi e i contesti della vita umana
Esiste un profondo rapporto tra ciò che l’Islam offre in un contesto della vita umana e ciò che elargisce negli altri; poiché sia la filosofia politica dell’Islam, sia la filosofia economica, nascono entrambe dalla concezione islamica del mondo, e la scuola di pensiero e il sistema politico si basano su di essa.
Quindi, tra la filosofia economica e quella politica dell’Islam, tra le loro due scuole di pensiero e tra i loro due sistemi, esiste un rapporto molto forte, tale che nel suo insieme presenta unità e conformità completa.
Elementi circostanziali e universali
Anche se la religione nafs al-amri non possiede elementi circostanziali, la religione rivelata, a seconda dei suoi interlocutori, li possiede, allo stesso modo dell’ultima religione.
Ognuno degli elementi circostanziali nasce dall’applicazione di uno o più elementi universali o da parte di un elemento (universale). Ciò che nell’Islam è presente in qualità di filosofia o scuola di pensiero non si lascia influenzare da fattori circostanziali poiché questi elementi religiosi sono basati sull’aspetto stabile dell’universo e dell’essere umano. Invece il sistema in ogni contesto si manifesta in modo diverso e in realtà anche la struttura delle istituzioni universali, secondo le circostanze, si presenta come struttura di istituzioni circostanziali, denominate meccanismi. Per esempio, la struttura delle istituzioni politiche o economiche degli albori dell’Islam, sono i meccanismi economici e politici dell’Islam di quell’epoca, creati dal nobile Profeta (S) e che si sono concretati. In ogni epoca, in base al contesto, bisogna progettare questi meccanismi fondati sul sistema islamico.
Perciò, dopo l’estrazione del sistema politico dell’Islam, è necessario, prendendo in considerazione l’insieme dei fattori politici della propria epoca, dare forma a un “meccanismo politico dell’Islam” in questi tempi, per ottenere un metodo accettabile di amministrazione delle questioni politiche.
Fonti per l’approfondimento:
1. Mahdi Hadavi Tehrani, Velayat va diyanat, Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, Qom, 2a ed., 2001.
2. Mahdi Hadavi Tehrani, Mabani-e kalami-e ejtehad, Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, Qom, 1a ed., 1998.
3. Mahdi Hadavi Tehrani, Maktab va nezam-e eqtesadi-e eslam, Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, Qom, 1a ed., 1999.