La chiara religione islamica è l’ultima delle religioni celesti ed è la religione prescelta da Iddio l’Altissimo per tutta l’umanità. Con l’avvento della sharia islamica in qualità di migliore tra le religioni, il volere di Dio è stato che da quel momento in poi, anche i seguaci delle religioni precedenti abbracciassero questa religione e obbedissero alle regole della nuova religione. Iddio, il Sublime, ha espresso questo ordine sotto forma di norma in questo modo: “Chi vuole una religione diversa dall’Islam, il suo culto non sarà accettato, e nell’altra vita sarà tra i perdenti”.
Nel frattempo ai politeisti e agli ipocriti, che avevano manifestato la propria ipocrisia, era stato dato del tempo per abbracciare l’Islam o prepararsi al jihad. Alla Gente del Libro, invece, era stata data l’opportunità di pagare un tributo spontaneamente e con umiltà e sottomissione nel caso non avessero accettato l’Islam, a condizione che non prendessero iniziative contro i musulmani e rispettassero le altre condizioni.
La chiara religione islamica è l’ultima delle religioni celesti ed è la religione prescelta da Iddio l’Altissimo per tutta l’umanità; ciò può essere appreso da diversi versetti del sacro Corano, per esempio Iddio nel Corano dice: “Oggi vi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato su di voi la Mia grazia e ho scelto l’Islam come religione per voi”.[1]
Con l’avvento della sharia islamica in qualità di religione più completa tra quelle passate, il volere di Dio era che da quel momento in poi tutti, anche i seguaci delle religioni passate, divenissero musulmani, cambiassero la propria religione con l’Islam e obbedissero alle regole della nuova religione. Iddio, il Sublime, ha espresso questo ordine sotto forma di norma in questo modo: “Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti”.[2]
Nell’ambiente dell’invito islamico esistevano gruppi vari con i quali il Profeta si comportava diversamente in base alle loro prese di posizione. Secondo un certo criterio possiamo identificare tre gruppi:
- I politeisti
- Gli ipocriti
- La Gente del Libro.
Il primo a sua volta si suddivide in due categorie:
- Un gruppo non aveva nessun accordo con il Profeta dell’Islam ed egli allo stesso modo non si era impegnato nei loro confronti.
- Altri gruppi a Hudaybiyyah e simili, avevano stabilito di astenersi dall’ostilità con l’Inviato di Dio (S). Alcuni di questi accordi avevano una scadenza e altri erano a tempo indeterminato. Tra di essi alcuni rispettarono il proprio accordo con il Profeta (S) e ne misero in pratica tutte le condizioni, mentre altri calpestarono questo patto e si allearono con i nemici del Profeta.
Iddio nella sura at-Tawbah (9) chiarisce il dovere di tutti questi gruppi. In principio li invita tutti al pentimento, a ritornare all’Islam e ad allontanarsi dal politeismo dicendo: “Se vi pentite, sarà meglio per voi”.[3]
Successivamente dà un avvertimento agli oppositori fanatici e ostinati: “se invece volgerete le spalle, sappiate che non potrete ridurre Allah all'impotenza”.[4]
Poi dichiara a tutti i politeisti che ogni patto con i musulmani sarà annullato e dice: “Disapprovazione da parte di Allah e del Suo Messaggero, nei confronti di quei politeisti con i quali concludeste un patto”.[5]
Infine stabilisce un periodo di quattro mesi affinché riflettano e chiariscano la propria posizione; dopo i quattro mesi o devono abbandonare il politeismo o prepararsi a combattere.[6]
Esclude però un gruppo dalla norma dei quattro mesi, dicendo: “Fanno eccezione quei politeisti con i quali concludeste un patto, che non lo violarono in nulla e non aiutarono nessuno contro di voi: rispettate il patto fino alla sua scadenza”.[7]
In merito al primo gruppo abbiamo visto che nonostante Iddio abbia imposto una chiara e dura norma, però con completa gentilezza, ha stabilito un periodo affinché anche i politeisti possano riflettere e decidere, persino pentirsi e ritornare presso Iddio. In caso contrario, dato che l’obiettivo finale dell’Islam è la lotta al politeismo e il suo estirpamento, con la massima rigidezza avanza fino al jihad e alla guerra affinché l’Islam e il monoteismo si diffondano sulla terra.
Riguardo al secondo gruppo, ovvero gli ipocriti, se la loro ipocrisia viene manifestata e diventa palese, la regola è la stessa dei politeisti: o accettano l’Islam o dovranno combattere. Iddio al riguardo dice: “O Profeta, combatti i miscredenti e gli ipocriti, e sii severo con loro”.[8] Naturalmente la questione è differente per gli ipocriti che celano la propria ipocrisia nel cuore ed esteriormente hanno accettato l’Islam; questa questione viene chiarita nell’esegesi del versetto settantatré della sura at-Tawbah (9).
Infine il terzo gruppo, ovvero la Gente del Libro: poiché l’ordine di avvicinarsi all’Islam e di accettarlo era rivolto a tutti nello stesso modo e nessun individuo né gruppo ne era esente, ci si aspettava che anche la Gente del Libro si sottomettesse a quest’ordine divino e diventasse musulmana. Alcuni di loro tuttavia non lo fecero e perciò l’Islam riprese anche loro, ma in modo bilanciato (una via di mezzo tra i politeisti e i musulmani): “Combattete coloro, tra la gente della Scrittura, che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato e che non scelgono la religione della verità, finché non versino spontaneamente ed umilmente il tributo, e siano sottomessi”.[9]
In verità l’Islam ha bilanciato l’ordine di combattere con questo gruppo attraverso un tributo. Ovviamente il consiglio generale che se accettano l’Islam è meglio per loro, vale anche per costoro.
[1] Sacro Corano, 5:3.
[2] Sacro Corano, 3:85.
[3] Sacro Corano, 9:3.
[4] Ibidem.
[5] Ivi:1.
[6] Ivi:2.
[7] Ivi:4.
[8] Ivi:73.
[9] Ivi:29.