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Le locuzioni alba vera e alba apparente appartengono alla terminologia della giurisprudenza e dell’astronomia islamica, con esse s’intendono due momenti specifici della giornata. L’alba apparente inizia quando si scorge un chiarore da oriente e in tale momento non si può ancora recitare la preghiera dell’alba. L’alba vera incomincia quando quel chiarore si diffonde da oriente: questo è il momento in cui inizia il tempo per recitare la preghiera dell’alba ed è il suo periodo eccellente[i].
In breve, tra le due albe vi sono alcune differenze:
1. L’alba apparente è separata dall’orizzonte, mentre quella vera non lo è.
2. L’alba apparente è verticale, mentre quella vera è orizzontale.
3. L’alba apparente in un primo momento è fulgida, ma poi perde d’intensità, mentre quella vera incomincia con poca luce, per diventare sempre più luminosa.
L’alba vera è quella parte della giornata in cui incomincia il momento nel quale si può recitare la preghiera dell’alba e che è il suo tempo eccellente[1], mentre l’alba apparente è il momento in cui finisce la notte e per la prima volta dopo la sua fine, si scorge un chiarore nella parte orientale dell’orizzonte: questo chiarore è a forma di orecchio di lupo. In quel momento, anche se la notte è finita, non si può ancora recitare la preghiera dell’alba, cioè non è ancora l’alba ed è per questo che viene chiamata alba apparente. In seguito, quel chiarore si diffonde da oriente e si può recitare la preghiera dell’alba, poiché essa è iniziata, perciò questo momento prende il nome di alba vera[2].
In breve, tra le due albe vi sono alcune differenze:
1. L’alba apparente è separata dall’orizzonte, mentre quella vera non lo è.
2. L’alba apparente è verticale, mentre quella vera è orizzontale.
3. L’alba apparente in un primo momento è fulgida, ma poi perde d’intensità, mentre quella vera incomincia con poca luce, per diventare sempre più luminosa[3].