Ricerca Avanzata
Visite
6019
Data aggiornamento: 2010/11/09
Domanda concisa
Gli angeli sono materiali o immateriali?
Domanda
Gli angeli sono materiali o immateriali?
Risposta concisa

Forse i nobili versetti e gli hadìth non menzionano esplicitamente l’immaterialità degli angeli; essa può però essere dedotta dalle descrizioni, caratteristiche e azioni citate riguardo agli angeli; infatti tali descrizioni nei versetti, negli hadìth e discorsi dei sapienti sono più coerenti con la loro immaterialità, addirittura alcune di queste caratteristiche è impossibile che appartengano al corpo o alle cose materiali, tra cui:

a.     Riguardo alla profezia, si discute se il livello dei Profeti (a) non sia più alto rispetto a quello degli angeli o viceversa. Quelli che sostengono la prima ipotesi, motivano ciò dicendo che i Profeti (a) oltre a un aspetto spirituale e intellettivo, sono tentati (in quanto esseri umani) anche da inclinazioni alla collera e concupiscenza, su cui prevalgono grazie alla fede e all’intelletto. Invece negli angeli non c’è forza che si opponga all’intelletto e impedisca loro di compiere i loro atti rituali; è chiaro che un essere che non è predisposto a collera e concupiscenza dev’essere immateriale poiché un essere vivo, che possiede capacità di comprensione e libero arbitrio, se è materiale, deve necessariamente essere incline a collera e concupiscenza.

b.    La loro creazione è avvenuta senza mutamento, ed essi sono esseri stabili, mentre una delle caratteristiche della materia è la sua mutabilità.

c.     Essi sono sempre in uno stato di adorazione o esecuzione degli ordini divini, senza mai stancarsi, quando invece è chiaro che un essere materiale, in seguito a un’attività, si stanca e s’indebolisce.

d.    Essi possiedono uno status fisso e non hanno la possibilità di perfezionarsi; cioè tutte le perfezioni sono state effuse dalla fonte (Dio) in loro fin dall’inizio. Invece un essere materiale come l’essere umano è costantemente in uno stato di perfezionamento senza fine e possiede potenzialmente le perfezioni, che pone in atto lottando con il proprio istinto. Le perfezioni degli angeli sono già tutte in atto fin dall’inizio e questa è una caratteristica dell’immaterialità.

e.     Gli angeli non possono essere percepiti con i sensi, né in modo sostanziale, né accidentale. Infatti la percezione con i sensi sostanziale riguarda la materia e la percezione con i sensi accidentale riguarda le caratteristiche materiali. Quindi la percezione con i sensi è una caratteristica della materia e qualsiasi essere che non possa essere percepito con i sensi non è materiale.

f.     Un essere materiale occupa spazio, che invece gli angeli non occupano e in un luogo limitato esiste un infinito numero di angeli.

g.    Dio ha mandato i Profeti (a) per guidare l’umanità e non per guidare gli angeli, perciò essi, al contrario degli esseri umani, non acquisiscono nuove perfezioni, ma possiedono quelle di cui sono degni fin dall’inizio. Quindi il movimento e il passaggio dalla potenza all’atto in loro non esistono, ciò significa che, secondo una legge filosofica, debbano essere immateriali, infatti l’assenza di mutamento non è conciliabile con la materialità.

h.     Dagli hadìth si può dedurre che anche gli angeli hanno dei doveri, ma solo l’essere umano è minacciato di punizione se non li compie, da ciò si può desumere che l’essere umano, al contrario degli angeli, è predisposto a collera e concupiscenza, oltre a possedere la capacità di opporsi agli ordini divini; perciò l’essere umano e l’angelo sono due creature diverse e poiché il primo è attualmente materiale, l’angelo sarà immateriale sia essenzialmente che attualmente.

Risposta dettagliata

Alcuni sapienti musulmani sostengono che gli angeli sono corpi intangibili e lucenti, in grado di apparire sotto diverse forme, che i Profeti (a) e i loro successori possono vedere; considerano perciò la tesi della loro immaterialità incompatibile con il significato apparente dei versetti e degli hadìth sicuri. Alcuni di questi sapienti, tra i quali Muhaqqiq Dawani (nel libro Sharh Aqa'id) e Sharih Maqasid, asseriscono che essi siano esseri perfetti in conoscenza e potere, e notte e giorno sono in stato di adorazione senza stancarsi o opporsi all’ordine divino.

Invece i filosofi affermano che gli angeli sono intelletti immateriali e spiriti celesti, e non hanno niente a che vedere con le cose materiali[1]. Fakhr Razi nel suo tafsir (esegesi) riporta che riguardo alla sostanza e realtà degli angeli i pareri sono discordi: gli angeli sono esseri a sé e si suddividono in due gruppi, o sono materiali o immateriali. Riguardo alla loro materialità, vi sono varie opinioni:

  1. Gli angeli sono esseri intangibili in grado di apparire sotto varie forme, vivono nei cieli. Questo è il parere della maggior parte dei musulmani.

  2. Gli idolatri sostengono che gli angeli siano le stelle e che siano di due tipi: le stelle che portano felicità e fortuna ovvero gli angeli della misericordia e gli angeli che portano sfortuna vale a dire quelli della punizione.

  3. L’opinione della maggior parte degli zoroastriani e dualisti è che il mondo è formato da due parti essenziali: luce e tenebre. La sostanza della luce sono gli angeli, esseri essenzialmente generosi e portatori di profitto alle creature del mondo; la sostanza delle tenebre sono i demoni.

Invece coloro che dicono che gli angeli sono immateriali e senza corpo, si dividono in due gruppi:

  1. Il parere di un gruppo di cristiani, secondo i quali gli angeli in realtà sono anime razionali ed essenzialmente separate dalla materia.

  2. L’opinione dei filosofi che affermano che gli angeli sono sostanze (in contrapposizione agli accidenti) e immateriali. Dal punto di vista della loro entità sono opposti alle anime razionali degli esseri umani. Dal punto di vista del potere e della conoscenza sono più completi degli esseri umani e il rapporto tra gli angeli e gli esseri umani è come quello che esiste tra il sole e i suoi raggi (cioè tra la fonte della luce e la luce), inoltre si suddividono in due gruppi:

a.     Gli angeli il cui rapporto con le cose materiali e gli astri è come il rapporto tra l’anima umana e il suo corpo, cioè li gestiscono.

b.    Quelli il cui livello è superiore, immersi profondamente nella glorificazione e adorazione di Dio, definiti “angeli ravvicinati” (muqarrab)[2].

Alcuni filosofi sostengono che esista anche un terzo gruppo di angeli: quelli che gestiscono le questioni del mondo materiale[3].

Dalle varie opinioni e prove si può dedurre che gli angeli si suddividono in due gruppi:

  1. Gli angeli ravvicinati che sono sempre in stato di adorazione, senza stancarsi, senza pausa e senza peccare, chiamati cherubini. Essi possiedono immaterialità “intellettiva”.

  2. Gli angeli incaricati di gestire le questioni dell’universo, come portare la rivelazione, far morire, donare, punire, ecc., che possiedono un’immaterialità “immaginale” e possono apparire sotto varie forme. Essi possiedono potere, perfezione e conoscenza e compiono ciò che viene loro ordinato da Dio senza omissioni. I Profeti (a) e i loro successori possono vederli e parlare con loro, come quando si sono presentati al profeta Abramo (a) che portò loro cibo pensando fossero esseri umani, o quando il profeta Lot (a) parlò con loro ed essi eseguirono la punizione sul suo popolo, oppure quando Gabriele apparve sottoforma di una persona il cui nome era Dahiyyah Kalbi[4].

Per chiarire la differenza tra immaterialità “intellettiva” e “immaginale” è necessario spiegare che i filosofi suddividono il mondo in tre livelli:

  1. Il mondo materiale, che possiede materia e le caratteristiche della materia, in cui sono presenti interferenza e contrasto.

  2. Il mondo dell’immaterialità “immaginale” che possiede le caratteristiche della materia, come forma e colore, ma non materia, per esempio le figure e le forme che si vedono nei sogni.

  3. Il mondo dell’immaterialità “intellettiva” nel quale non esistono materia e volume, e inoltre non presenta nemmeno le caratteristiche della materia[5].

Per quanto riguarda l’immaterialità degli angeli sono stati citati i seguenti motivi:

a.     Nei libri di teologia, riguardo alla profezia, è posta la seguente questione: il livello dei Profeti (a) è più elevato di quello degli angeli o viceversa? Quelli che sostengono la prima ipotesi, motivano ciò dicendo che i Profeti (a) oltre ad avere un aspetto spirituale e intellettivo, sono predisposti (in quanto esseri umani) anche a collera e concupiscenza, su cui prevalgono grazie alla fede e all’intelletto. Invece negli angeli non c’è forza che si opponga all’intelletto e impedisca loro di compiere i loro atti rituali; è chiaro che un essere che non è incline a collera e concupiscenza dev’essere materiale poiché un essere vivo, che possiede capacità di comprensione e libero arbitrio, se è materiale, deve necessariamente possedere le forze di collera e concupiscenza[6].

b.    La loro creazione è avvenuta senza mutamento, ed essi sono esseri stabili, così com’è riportato in alcuni hadìth, una tale creatura dev’essere immateriale poiché una delle caratteristiche della materia è la sua mutabilità.

c.     Dagli hadìth e dai versetti si può dedurre che essi sono sempre in uno stato di adorazione o esecuzione degli ordini divini, senza mai stancarsi, quando invece è chiaro che un essere materiale, in seguito a un’attività, si stanca e s’indebolisce.

d.    Essi possiedono uno status fisso e non hanno la possibilità di perfezionarsi; cioè tutte le perfezioni sono state effuse dalla fonte (Dio) in loro fin dall’inizio. Invece un essere materiale come l’essere umano è costantemente in uno stato di perfezionamento senza fine[7] e possiede potenzialmente le perfezioni, che pone in atto lottando col proprio istinto. Le perfezioni degli angeli sono già tutte in atto fin dall’inizio e questa è una caratteristica dell’immaterialità.

e.     Gli angeli non possono essere percepiti con i sensi, né in modo sostanziale, né accidentale. Infatti la percezione con i sensi sostanziale riguarda la materia e la percezione con i sensi accidentale riguarda le caratteristiche materiali. Quindi la percezione con i sensi è una caratteristica della materia e qualsiasi essere che non possa essere percepito con i sensi non è materiale.

f.     Un essere materiale occupa spazio e un altro essere non può porsi nel suo spazio; invece gli angeli non occupano spazio e in un luogo limitato esiste un infinito numero di angeli.

g.    Dio ha mandato i Profeti (a) per guidare l’umanità e non per guidare gli angeli, perciò essi, al contrario degli esseri umani, non acquisiscono nuove perfezioni, ma possiedono quelle di cui sono degni fin dall’inizio. Perciò il movimento e il passaggio dalla potenza all’atto in loro non esistono, ciò significa che, secondo una legge filosofica, debbano essere immateriali, infatti l’assenza di mutamento non è conciliabile con la materialità.

Cosa significa che gli angeli hanno le ali?

Nel primo versetto della sura al-Fatir (35) è riportato che gli angeli possiedono ali, in realtà, secondo le prove e le motivazioni citate, non s’intendono le ali materiali e il versetto dev’essere interpretato esotericamente, allo stesso modo di altri versetti come “venne il tuo Signore”, infatti essendo Dio immateriale, non s’intende la Sua venuta ma quella del Suo ordine; oppure il versetto “il Compassionevole Si è innalzato sul Trono”[8], il cui significato non è materiale, ma con innalzamento s’intende il dominio e il Trono è l’Universo[9], cioè Dio domina su tutto l’Universo. Inoltre l’ascensione degli angeli a Dio[10] è un altro motivo della loro immaterialità, infatti se fossero stati materiali, lo sarebbe stato anche il luogo a cui ascendono. Perciò il fatto che essi abbiano ali è un riferimento allegorico ai loro livelli di vicinanza e potere.

 

Fonti per l’approfondimento:

Ibn Sina, Isharat, sesto namt, capp. 10-14.

Mesbah Yazdi, Ma'aref-e Qor'an, pp. 283 e 319.

Falsafi Mohammad Taqi, Ma'ad az Nazar-e Ruh va Jesm, pp. 75 e 112.

Majlesi, Bihar al-Anwar, vol. 59.

Nahj al-Balaghah, sermone 91.

Ja'fari Mohammad Taqi, Tafsir Nahj al-Balaghah, vol. 2, pag. 16.

Sohrevardi, Hikmat al-'Ishraq, II parte, primo articolo, cap. quarto.

Mesbah Yazdi, Amuzesh-e Falsafe, vol. 2, pag. 134, lezione 41.



[1] Majlesi Mohammad Baqir, Bihar al-Anwar, vol. 59, pag. 202 in poi.

[2] Ivi, pp. 204-206.

[3] Ivi, p. 206.

[4] Il nome di uno dei fratelli di latte del Profeta (S).

[5] Allamah Tabatabai, Nahayat al-hikmah, dodicesimo stadio, pag. 313 in poi.

[6] Allamah Helli, Sharh Tajrid (ed. di Beirut), terzo maqsad, quarta questione, pag. 387.

[7] Sacro Corano 37:164.

[8] Sacro Corano 20:5.

[9] Per approfondire la questione del Trono cfr. Indice: 'Arsh e Kursiyy nel Corano, domanda 60.

[10] “Gli angeli e lo Spirito ascendono a Lui”, Sacro Corano 70:4.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63221 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39642 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38305 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34481 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30634 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27081 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23882 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23323 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20608 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20369 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...