Ricerca Avanzata
Visite
6979
Data aggiornamento: 2011/08/10
Domanda concisa
Com’è considerato il ritirarsi completamente dalla vita sociale e rifugiarsi in un luogo isolato?
Domanda
In condizioni in cui i deviati sono presenti in ogni angolo della società, la presenza della persona in essa porta alla paura di essere contaminata dal peccato; in questo caso com’è considerato il ritirarsi completamente dalla vita sociale e rifugiarsi in un luogo isolato lontano dalla società?
Risposta concisa

L’isolamento può essere completo e perpetuo o incompleto e occasionale.

L’isolamento completo e perpetuo non è permesso per alcuni motivi:

1.     È contrario alla tradizione e al piano divino, che prevede che l’essere umano con la propria volontà e la possibilità di scegliere, tra la Retta via e la deviazione, raggiunga la perfezione.

2.     È stato vietato dalle religioni divine ed è un cambiamento introdotto da alcuni. Infatti nessuno dei Profeti divini né dei loro successori (A) si isolava completamente dalla società.

3.     Questo tipo di isolamento, con qualsiasi fine sia fatto, è incompatibile con gli insegnamenti religiosi e umani, come rispettare i diritti dei credenti, comportarsi bene con i proprio genitori, visitare i propri fratelli di fede, esaudire le necessità dei credenti, rappacificare le persone, ecc.

4.     Non esiste contrasto tra il rispetto delle norme e leggi religiose, e la vita sociale. L’essere umano sarà in grado di rispettare queste norme vivendo in società, offrendo servigi alla gente, anche se alcuni come lei pensano che i deviati siano presenti in ogni angolo della società…Dal punto di vista islamico, in questa situazione, la responsabilità dei credenti per ripulire la società e impegnarsi al servizio della comunità, sarà maggiore.

Risposta dettagliata

In questo contesto per isolarsi intendiamo ritirarsi dalla società e isolare se stessi da essa[1], ed è di due tipi:

  1. Isolamento completo e perpetuo.

  2. Isolamento incompleto e occasionale.

Il primo tipo non è permesso, invece isolarsi dalla gente per un tempo limitato al fine di confidarsi e offrire la propria sottomissione a Iddio, non costituisce un problema.

Ogni profeta o suo successore ha trascorso un breve periodo lontano dalla gente[2] per dedicarsi alla preghiera, confidarsi, riflettere e recitare invocazioni.

Motivi della disapprovazione dell’isolamento del primo tipo:

1.     Un gruppo di seguaci della religione di Mosè e Gesù (A), che erano in minoranza ed erano oppressi dai governatori, per il timore di perdere la vita e la fede, s'isolarono dalla gente e si dedicarono agli atti rituali[3].

Alcuni musulmani, pensando che questo metodo fosse lodevole, scelsero di ritirarsi, ma ciò fu loro proibito dal Profeta (S). Anche dopo la sua morte, un gruppo di musulmani, denominati sufi, preferirono l’isolamento, ponendo anche delle norme al riguardo, ma ciò non fu approvato dall’Ahlal-Bayt (A)[4].

2.     I Profeti divini e i loro successori (A), anche se trascorrevano dei brevi periodi lontano dalla gente, questi erano finalizzati a una preparazione migliore e maggiore per accettare gli ordini divini e annunciarli alla gente. Perciò nessuno di loro s'isolò per sempre, ma tutti combattevano contro i governatori oppressori e condividevano le gioie e i dolori della gente.

3.     La tradizione e il piano divino inerente alla vita umana vogliono che siano presenti sia i fattori devianti sia quelli che aiutano a diventare servi di Dio, poiché la perfezione umana si raggiunge attraversandoli. L’isolamento ostacolerebbe i fattori di crescita e l’educazione dell’anima e della religione.

4.     Il Messaggero dell’Islam disse che il monachesimo della mia ummah è l’emigrazione, il jihad, la preghiera, il digiuno, l’hajj obbligatorio e quello meritorio (umrah)[5].

L’imam Sadiq (A) in una parte di un suo discorso riguardo alla religione islamica disse: “L’isolamento e il ritirarsi nei deserti, che vuol dire allontanarsi dalla gente, non esiste nell’Islam”[6].

5.     L’isolamento completo e perpetuo è incompatibile con gli insegnamenti religiosi, come rispettare i diritti dei credenti, comportarsi bene con i genitori, visitare i fratelli di fede, esaudire le necessità dei credenti, rappacificare le persone, sfamare un credente, volere il bene del credente, impegnarsi nelle questioni che riguardano i musulmani, mantenere i rapporti famigliari, ecc.[7]

In conclusione, non esiste incompatibilità tra il rispettare i costumi e le norme religiose, e la vita in società. Si possono seguire gli insegnamenti dell’isolamento dalla società e allo stesso tempo raggiungerne gli scopi, infatti la maggior parte di questi insegnamenti, salvo quello di ritirarsi dalla gente, sono: avere sempre il wudhu', recitare sempre i versetti del Corano, dormire poco, parlare poco, mangiare poco, sentirsi al cospetto di Dio, ecc.[8]; la maggior parte dei quali possono essere messi in pratica anche in una società religiosa, il cui scopo principale è il benessere della religione, spendere bene il tempo, riflettere sulla propria anima, essere sinceri nelle proprie azioni. Tutti questi fini sono raggiungibili nella vita sociale religiosa.

Inoltre essere con la gente e vivere nella società, non creano i problemi dovuti all’isolamento completo.

In breve, l’essere umano può in qualsiasi stato e con qualsiasi azione ricordare Iddio e altresì analizzare e edificare la propria anima.



[1] Cfr.: Sayyid Sharif Alì Muhammad Jurjani, Al-Ta'rifat, lettera “ghayn”; Kamal al-Din 'Abdul-Razzaq Kashani, Istilahat al-Sufiyyah, lettera “kha'”; Tafsir al-Mizan, vol. 19, pag. 173.

[2] Mi'raj al-Sa'adah, pag. 569.

[3] Tafsir al-Mizan, vol. 19, pag. 178.

[4] Cfr.: Misbah al-Hidayah, pag. 118.

[5] Cfr.: Tafsir al-Mizan, vol. 19, pag. 178.

[6] Usul al-Kafi, Kitab al-iman wa al-kufr, capitolo “Sharayi'”, vol. 1.

[7] Usul al-Kafi, Kitab al-iman wa al-kufr, Kitab al-du'a, Kitab al-mu'ashirat.

[8] Cfr.: Kimya-ye Sa'adat, vol. 1, pag. 454; Misbah al-Hidayah, pag. 117; 'Awarif al-Ma'arif, pp. 213 e 220.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

  • Chi ha scritto il trattato Safir-e Simorgh? Qual è il suo contenuto?
    6832 Gnosi teorica 2012/04/15
    L’autore del trattato Safir-e Simorgh è Shahab al-Din Yahya ibn Habash ibn Amirak Abu al-Futuh Suhrawardi noto come “Shaykh al-Ishraq”. Nella lingua araba ogni suono continuo, morbido e senza pronuncia di lettere che fuoriesce dalle labbra, viene definito safir[i]. Simorgh, invece, è ...
  • Che cosa sono il principio pratico e la motivazione ijtihadica e qual è il loro rapporto?
    5480 Diritto e Precetti 2012/04/15
    Il principio pratico (al-asl al-'amali) Il principio pratico è un termine utilizzato nella scienza dei principi di giurisprudenza (usul al-fiqh) islamica, concernente le regole che in caso di dubbio nello stabilire una norma religiosa, chiariscono il dovere di una persona dopo che ...
  • La religione è conciliabile con la politica?
    7319 Teologia moderna 2010/06/30
    Una religione rivelata per indicare la via della beatitudine umana fino alla fine dei tempi, non può essere indifferente di fronte a un ente come il governo, di cui tutte le società hanno bisogno. D’altra parte, la struttura delle regole islamiche è tale da richiedere la presenza ...
  • Qual è il ruolo dell’etica nello sport?
    7809 Etica pratica 2012/04/11
    La religione islamica, in qualità di religione completa e universale, considera tutti gli aspetti di una vita sana, contemplando altresì tutte le vie che portano alla beatitudine in questo mondo e nell’Aldilà. A nessuno è celato il valore della salute fisica dal punto di vista islamico e, ...
  • Come possiamo dimostrare l’esistenza dell’imam Mahdi (AJ) e la sua manifestazione attraverso il Corano?
    8621 Teologia antica 2011/03/13
    Inizialmente è necessario prestare attenzione al fatto che il Corano comunica in modo generale e la sua spiegazione approfondita è affidata alla Sunna (gli hadìth).Considerato ciò, si può fare riferimento a due gruppi di versetti per dimostrare l’esistenza dell’imam Mahdi (AJ) e la ...
  • Perché non bisogna riflettere profondamente in merito alla creazione?
    6062 Teologia antica 2012/04/19
    Una delle questioni che il Corano e gli hadìth hanno raccomandato, è la riflessione in merito al Creato e alla creazione degli esseri viventi[1]. È stato però vietato di riflettere sull’essenza di Dio, per esempio il Profeta (S) disse: “Rifletti riguardo alla creazione di ...
  • È un problema se in circostanze normali qualcun altro ci versa l’acqua sul braccio durante il wudhu?
    5806 Diritto e Precetti 2012/08/26
    Il wudhu possiede delle condizioni e violandone una qualsiasi il wudhu diventa nullo. Una delle condizioni del wudhu è che l’individuo stesso deve lavare il viso e le braccia, e inumidire il capo e i piedi. Se un’altra persona compie il wudhu su di lui, ...
  • A quale peccato è stato paragonato il ledere l’onore di un credente? In che casi è ammesso? E come ci si può pentire di questo atto?
    5489 Etica pratica 2011/09/17
    Negli hadìth l’onore del credente è considerato pari a quello del Profeta (S), la sua Famiglia (A), il Corano e la Ka'bah. Infatti ai beni del credente è dovuto rispetto come al suo sangue e rivelare delle verità non è una ...
  • Perché Iddio prova molta avversione verso il divorzio?
    5853 Filosofia del diritto e dei precetti 2012/05/26
    Considerando la divergenza tra divorzio e matrimonio, per apprendere la filosofia dell’odio divino verso il divorzio, dobbiamo prima di tutto spiegare l’importanza del matrimonio[1]. Iddio nel Corano considera l’aver creato la razza umana in due sessi opposti, uno dei segni divini che ...
  • Quali azioni cancellano i peccati maggiori?
    13639 Etica pratica 2011/06/20
    I peccati non sono tutti dello stesso livello, perciò anche il loro perdono dipende dal tipo di peccato commesso: è possibile che un peccato possa essere perdonato semplicemente esprimendo il proprio pentimento a parole (istighfar), mentre un altro peccato necessiti di più impegno e debba essere rimediato. Nell’Islam, ...

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63101 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39571 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38128 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34392 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30598 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27064 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23811 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23260 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20516 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20314 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...