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Per unicità nella creazione s’intende che nel mondo del creato non esiste alcun creatore a parte Iddio il Sublime. Le creature contingenti, i loro esiti e azioni, nonché l’essere umano e tutte le invenzioni e scoperte, in realtà e senza esagerazione, sono creature di Dio. Tutto ciò che esiste nell’Universo, è stato creato da Lui, alcune cose con intermediazione e altre senza.
Il significato di unicità nella creazione
L’essere creatore è uno degli attributi di Dio. Questo attributo è una necessità che si ricava dalle argomentazioni che dimostrano l’esistenza di Dio, poiché il risultato di tali argomentazioni è che Iddio è l’origine e la causa delle cause di tutte le creature. Il fatto è che Iddio nell’attributo di essere creatore, non ha soci e nessuno oltre a Dio è il creatore del mondo. Quindi l’essere l’unico creatore è una delle ramificazioni dell’unicità (Tawhid)[1].
In altre parole unicità nella creazione significa che nel Creato non abbiamo più di un Creatore originale e indipendente, e la creazione delle altre cause è una continuazione della sua Creazione poiché avviene con il Suo volere e ordine[2].
L’unicità nella creazione - che a volte viene indicata come l’unicità nelle azioni - nella terminologia filosofica significa che tutti i sistemi, le leggi, le cause e le conseguenze, sono azioni di Dio e hanno origine dal Suo volere. Le creature dell’universo allo stesso modo che non hanno indipendenza esistenziale da Dio nella propria essenza, anche dal punto di vista dell’influenza e della casualità non sono indipendenti. Quindi Iddio così come non ha soci nella propria essenza, non ne ha neppure nelle azioni. L’unicità nelle azioni è il referente della formula di glorificazione “la hawla wa la quwwata illa billah”, che in filosofia viene espressa con la legge “la mu'aththir fi al-wujud illa Allah” (non c’è influente nell’esistenza tranne Allah)[3].
L’intelletto approva l’unicità nella creazione?
L’intelletto testimonia chiaramente per l’unicità del Creatore dell’universo, poiché in base alle argomentazioni che dimostrano l’esistenza di Dio – in particolar modo l’argomentazione della contingenza e necessità – tutte le creature sono contingenti e creature dell’Essere necessario nell’essenza (Iddio). In base alle prove dell’unicità nell’essenza, l’Essere necessario nell’essenza, è unico. Quindi il creatore dell’universo non è altri che Dio[4].
Che posizione detiene il Corano al riguardo?
Il sacro Corano in molti versetti ha enfatizzato l’unicità di Dio nella creazione dell’universo. Infatti dice:
- Di': “Allah è il Creatore di tutte le cose, Egli è l'Unico, il Supremo Dominatore”[5].
- Allah è il Creatore di tutte le cose e di tutte le cose è il Tutore[6].
- Questi è Allah, il vostro Signore, il Creatore di tutte le cose. Non c'è altro dio all'infuori di Lui[7].
- All'infuori di Lui c'è forse altro creatore ...?[8]
- Il nostro Signore è Colui Che ha dato ad ogni cosa il suo proprio essere e poi l'ha guidata ... [9].
Gli hadìth e l’unicità nella creazione
Anche gli hadìth islamici enfatizzano l’unicità nella creazione. L’imam Alì (A) al riguardo disse: «Nella creazione della formica (e simili) Iddio non ha avuto soci e nessuno Lo ha aiutato»[10].
E disse anche: «Iddio non ha avuto l’aiuto di alcun socio nella creazione delle meraviglie dell’universo»[11], e molti altri hadìth…
L’unicità nella creazione implica la negazione della causalità e del libero arbitrio?
Fin d’adesso bisogna ammettere che la peculiarità dell’essere creatore presente in Dio, non implica la negazione delle leggi vigenti tra i fenomeni naturali, poiché il principio di causalità nelle cose materiali non significa che le cause siano indipendenti nella causalità e generazione. In realtà Iddio ha stabilito questo principio nel mondo materiale e Lui stesso ha generato questa legge. Il sole e il vento influenzano la fertilità del terreno e anche l’acqua aiuta le piante a crescere, però l’esistenza dell’influente e la sua influenza sono possibili con il permesso di Dio e sono manifestazioni delle leggi divine sul Creato. Coloro che interpretano l’unicità nella creazione con la negazione del principio di causalità e i rapporti materiali tra le cose dell’universo, sbagliano, e per questo motivo considerano la religione antitetica e opposta alla scienza[12]. In conclusione l’unicità nella creazione non nega il libero arbitrio; il creatore di tutte le azioni è in generale Dio e il nostro volere ne è un’estensione.
[1] Alì Rabbani Golpayegani, Aqaed-e Estedlali, www.andisheqom.com.
[2] Sito www.hawzah.net.
[3] Asfar, vol. 2, p. 216-219; Nahayat al-Hikmah, vol. 3, p. 677; Motahhari, Majmu'e-ye Asar, vol. 2, p. 103; Ehsan Torkashvand, Tohid va Marateb-e an.
[4] Alì Rabbani Golpayegani, Aqaed-e estedlali, www.andisheqom.com.
[5] Sacro Corano, 13:16:
«قُلِ اللَّهُ خالِقُ كُلِّ شَیْءٍ وَ هُوَ الْواحِدُ الْقَهَّارُ».
[6] Sacro Corano, 39:62:
«اللَّهُ خالِقُ كُلِّ شَیْءٍ وَ هُوَ عَلى كُلِّ شَیْءٍ وَكِیلٌ».
[7] Sacro Corano, 40:62:
«ذلِكُمُ اللَّهُ رَبُّكُمْ خالِقُ كُلِّ شَیْءٍ لا إِلهَ إِلاَّ هُوَ».
[8] Sacro Corano, 35:3:
«هَلْ مِنْ خالِقٍ غَیْرُ اللَّهِ».
[9] Sacro Corano, 20:50:
رَبُّنَا الَّذِی أَعْطى كُلَّ شَیْءٍ خَلْقَهُ ثُمَّ هَدى
[10] Nahj al-Balaghah, sermone 185.
«لم یشركه فی فطرتها فاطر، و لم یعنه علی خلقها قادر».
[11] Ivi, sermone 91.
[12] Ja'far Sobhani, Syma-ye Aqaed-e Shieh, traduzione Javad Mohaddesi, p. 56, Mash'ar.