Ricerca Avanzata
Visite
10777
Data aggiornamento: 2012/06/19
Domanda concisa
Qual è il significato della regola della wilayah dell’hakim su chi si astiene dal pagare un diritto (mumtani')?
Domanda
Qual è il significato della regola della wilayah dell’hakim su chi si astiene dal pagare un diritto (mumtani')?
Risposta concisa

La definizione chiara e concisa della regola è che l’hakim dei musulmani, nei casi in cui un individuo si astiene dal pagare un diritto (nel suo significato generico) che deve, lo obbliga a pagare il diritto di cui è debitore.

Da un’analisi che non necessita troppo approfondimento delle fonti giuridiche, si deduce che la wilayah dell’hakim su colui che si astiene dal pagare un diritto, è un principio accettato da tutti i giurisperiti e non è oggetto di controversie, anche se in alcuni referenti pratici si possono notare alcune differenze.

Risposta dettagliata

Spiegazione della regola

La wilayah dell’hakim è uno dei dibattiti più antichi che si possa trovare nelle opere giuridiche. La natura delle regole islamiche e la loro missione, insieme a molti altri motivi, hanno fatto sì che questo argomento divenisse un pilastro base della giurisprudenza.

Da un’analisi che non necessita molto approfondimento delle fonti giuridiche, si deduce che la wilayah dell’hakim su colui che si astiene dal pagare un diritto, è un principio accettato da tutti i giurisperiti e non è oggetto di controversie, anche se in alcuni esempi pratici si possono notare alcune differenze.

La definizione chiara e concisa della regola è che l’hakim dei musulmani, nei casi in cui un individuo si astiene dal pagare un diritto (nel suo significato generico) che deve, lo obbliga a pagare il diritto di cui è debitore[1].

Chi è l’hakim?

Ogni hakim ha tale autorità? E solamente per il fatto che è musulmano e governa i  musulmani, può avere tale autorità? Oppure ci si riferisce a coloro che conoscono tutte le norme, le questioni riguardanti gli atti d’adorazione e i contratti islamici, e hanno padronanza delle leggi da cui dedurre queste norme?

Nel libro Qava'ed-e Feqh, dopo un’analisi abbastanza approfondita del significato di hakim negli hadìth e nelle opinioni dei sapienti, è stato scritto che: «In sintesi, considerate le altre circostanze di utilizzo del termine hakim in giurisprudenza, pare che il significato di questo termine in questo caso, secondo i giurisperiti, sia “sapiente possedente tutte le condizioni che oltre ad avere il ruolo di giudice e procuratore, ha il ruolo di muhtasib[2] (nel suo significato generale) ed è in grado di svolgere un’estesa amministrazione»[3].

I motivi di questa regola

  1. Motivo generale (razionale e approvato dagli individui razionali) - La protezione della società e l’instaurazione della giustizia è il motto di tutta l’umanità, perciò l’intelletto induce all’instaurazione di tale giustizia. D’altro canto in una società dove il rispetto della legge e dei doveri legislativi sono stati accettati come fondamento dei rapporti sociali, è obbligatorio comportarsi adeguatamente con coloro che disobbediscono alla legge, affinché la loro violazione dei limiti stabiliti dalle autorità competenti e legislatrici, non crei problemi all’ordine sociale incitando altri a commettere reati. Questo semplice ragionamento giuridico è la base più importante della regola in questione.

Pertanto la maggior parte dei giurisperiti non ha sentito il bisogno di ragionamenti, né di dare delle motivazioni per basarsi su questa regola e ha considerato la wilayah dell’hakim verso chi si astiene dal pagare un diritto, un principio ovvio e inconfutabile. Il motivo di questa conclusione è la chiarezza della norma e il suo chiaro supporto razionale, oppure il fatto che considerano sufficienti le prove per dimostrare l’autorità della wilayah dell’hakim senza bisogno di dimostrare anche quest’altra questione[4].

b. Motivo particolare - La frase “Al-hakim waly al-mumtani'” (L’hakim è il waly di colui che si astiene dal pagare un diritto) non è stata riportata con questa forma negli hadìth, però si può dedurre un significato affine da alcuni di essi.

1. L’hadìth di Salamah ibn Kuhay, nel quale egli narra che Alì (A) disse a Shurayh: «Controlla coloro che trascurano di pagare i debiti alla gente nonostante le loro possibilità economiche. Fai valere i diritti della gente vendendo le loro proprietà e beni, poiché io ho sentito dall’Inviato di Allah (S) che la negligenza (sahl) da parte di un individuo capace, è un’oppressione verso i musulmani creditori»[5].

Sebbene alcuni considerino che sahl significhi debolezza, però considerando il testo, l’hadith è stato accettato[6].

2. L’hadith di Huzaifah, nel quale tramanda dall’imam Sadiq (S) che al tempo dell’Inviato di Allah (S) vi era penuria di grano. I musulmani andarono da lui e dissero: «O Inviato di Dio, il grano è introvabile e non ce n’è altro fuorché presso tal persona, ordinale di venderlo». L’Inviato di Dio (S) si rivolse a quel tale e disse: «I musulmani riferiscono che il grano è diventato introvabile tranne quello che si trova presso di te. Vendilo tutto nel modo che preferisci ma non conservarlo»[7].

Tuttavia nel testo citato non è stato fatto riferimento all’astensione dalla vendita del grano affinché venisse praticata la wilayah cioè la vendita diretta da parte del Profeta stesso (S)[8]. Nonostante ciò è chiaro che la persona in questione si rifiutava di vendere il grano, altrimenti non avrebbe avuto senso che la gente si rivolgesse al Profeta (S) e chiedesse che emanasse l’ordine di venderlo.

3. L’hadith di Abu Basir, nel quale riferisce che l’imam Baqir (A) disse: «L’imam ha il diritto di separare chiunque si rifiuti di procurare vestiti e cibo alla moglie». Sia nel caso che si supponga l’incapacità di provvedere a ciò sia l’astensione da esso, il significato esoterico di tale hadìth è che l’imam si astiene dal far divorziare la moglie[9].

4. Ijma' (accordo comune dei sapienti): nelle parole di alcuni sapienti è stato affermato che vi è un ijma' in merito a questa regola[10]. Questo ijma' anche se non è stato affermato direttamente per questa regola, è stato più volte accettato per i suoi esempi pratici[11].

Tenendo presente quanto detto, diviene chiaro il significato e i motivi della regola in questione; però come riferito, questa regola trova diverse applicazioni in giurisprudenza e per ognuna di esse sono state compiute discussioni dettagliate.

 


[1] Fattah Shahidi Tabrizi, Hidayat al-Talib ila Asrar al-Makasib, vol. 3, p. 605, Ciap-e ettela'at, Tabriz, 1996.

[2] Colui che ha la responsabilità di applicare le norme shariatiche, controllare la gente del bazar, impedire ai venditori di comportarsi in modo contrario alla sharia e di imbrogliare, nonché impedire atti contrari alla religione.

[3] Seyyed Mostafà Mohaqqeq Damad, Qava'ed-e Feqh, vol. 3, p. 213, Markaz-e nashr-e olum-e eslami, Teheran, 1406 AH.

[4] Cfr.: Mohammad Hoseyn Esfahani, Hashyat Kitab al-Makasib, vol. 2, p. 399, Anwar al-huda, Qom, nuova ristampa, 1418 AH.

[5] Mohammad ibn Ya'qub Kulayni, Al-Kafi, vol. 7, p. 412, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, 1407 AH.

[6] Seyyed Mostafà Mohaqqeq Damad, Qava'ed-e Feqh, vol. 3, p. 205, Markaz-e nashr-e olum-e eslami, Teheran, 1406 AH.

[7] Mohammad ibn Ya'qub Kulayni, Al-Kafi, vol. 5, p. 164, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, 1407 AH.

[8] Seyyed Mostafà Mohaqqeq Damad, Qava'ed-e Feqh, vol. 3, p. 206, Markaz-e nashr-e olum-e eslami, Teheran, 1406 AH.

[9] Mohammad ibn Alì Saduq, Man la Yahdhuruh al- Faqih, vol. 3, p. 441, Daftar-e entesharat-e eslami, Qom, 1413 AH.

[10] Mohammad Hasan Najafi, Jawahir al-Kalam, vol. 22, p. 485, Dar ihya' al-turath al-'arabi, Beirut, s. d.

[11] Il defunto sheikh Mohammad Hoseyn Gharavi Esfahani al riguardo disse: «La wilayah dell’hakim in molti di questi casi (e referenti) è basata sull’ijma' e nei discorsi dei Compagni (N.d.T.: del Profeta) è stato considerato come un principio ovvio, infatti, veniva utilizzato senza bisogno di dimostrarlo». Hashyat Kitab al-Makasib, vol. 2, p. 399, Anwar al-huda, Qom, nuova ristampa, 1418 AH.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63458 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39760 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38554 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34625 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30699 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27120 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23987 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23423 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20774 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20469 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...