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Significato letterale: Hikmah (saggezza) significa parlare o comportarsi concordemente alla verità, arrivare alla verità attraverso la sapienza, l’intelletto o ciò che informi l’essere umano della verità. 'Ilm (sapienza) significa sapere, comprendere la realtà di una cosa, conoscenza e consapevolezza.
Saggezza e sapienza nel Corano
Il termine hikmah è ripetuto più volte nel Corano e sul suo significato gli esegeti hanno varie opinioni: alcuni dicono che si riferisca alla Profezia, altri, alla sharia e alla scienza di ciò che è lecito e ciò che è proibito, un gruppo pensa che sia la scienza del Corano e altri ancora che riguardi il raggiungimento della verità del messaggio divino. L’opinione dell’allamah Tabatabai comprende tutti questi vari pareri tale che ognuno di essi può considerarsi un suo esempio; egli ritiene che hikmah significhi saldezza (che in arabo proviene dalla stessa radice h-k-m) della scienza, infatti la saggezza dimostra stabilità e impossibilità di annullarsi. Quando Dio dice che il Corano è un libro saggio è perché esso parla quando necessario, parla giusto e accompagna ciò che dice con argomentazioni e motivazioni.
Anche 'ilm è ripetuto più volte nel Corano, con il significato di: sapere, manifestare, chiarire, motivazione e prova. Dopo aver analizzato e riflettuto sull’utilizzo del vocabolo 'ilm e dei suoi derivati, si può dedurre che tutte le creature sono dotate di sapienza, così l’allamah Tabatabai considera la frase “ma voi non comprendete la loro lode” del versetto “non c'è nulla che non Lo glorifichi lodandoLo, ma voi non comprendete la loro lode”, la miglior motivazione per cui l’atto delle creature di glorificare Iddio viene fatto con scienza ed è veramente recitato; infatti se il significato del versetto fosse che la loro presenza e le loro caratteristiche sono un segno della presenza di un Creatore, non avrebbe avuto senso dire: “Ma voi non comprendete la loro lode!”, inoltre vi sono altri versetti che confermano questa interpretazione.
La differenza tra saggezza e scienza
A volte si riferiscono a Dio: la saggezza divina è creare gli esseri al massimo della saldezza e senza futilità, e questa creazione è basata sulla Sua onniscienza; in questo caso la saggezza e la sapienza sono caratteristiche dell’essenza divina. Quando invece è un’azione divina descritta come saggia, certa, vera e immune dalla falsità, la saggezza sarà una caratteristica delle azioni divine. In ogni caso poiché le caratteristiche della sostanza divina sono la sua stessa sostanza, in realtà non c’è differenza fra queste due caratteristiche (saggezza e sapienza), se non idealmente.
Entrambi gli aggettivi “saggio” e “sapiente” si riferiscono alla sapienza divina, con la differenza che il primo normalmente concerne l’aspetto pratico e il secondo quello teorico; in altre parole 'ilm richiama l’onniscienza divina e hikmah la valutazione e lo scopo della creazione di questo mondo e della rivelazione del Corano.
A volte queste due caratteristiche riguardano l’essere umano: la saggezza è la conoscenza degli esseri e il compiere azioni probe; il saggio è colui che conosce, ha una comprensione profonda e un intelletto sano. L’imam Musa ibn Ja'far (A) disse: “Per hikmah s’intende la comprensione e l’intelletto”, si può quindi dedurre che la saggezza è una caratteristica di comprensione e discernimento basata su una scienza la cui la realtà appartiene a Dio. Addirittura come disse l’imam Sadiq (A): “Dio è sapienza stessa, in cui l’ignoranza non ha accesso”.
Inoltre la sapienza possiede vari livelli, tutti gli esseri, dalla sua manifestazione più elevata (Dio) all’essere umano, e persino gli esseri privi d’intelletto sono dotati di sapienza, in proporzione alla loro capacità esistenziale; mentre la saggezza è una caratteristica degli esseri dotati d’intelletto.
Significato letterale
Hikmah (saggezza) significa arrivare alla verità attraverso la sapienza e l’intelletto[1]. Proviene dalla radice h-k-m col significato di impedire e proibire, e il suo primo significato è quello di emettere una sentenza che prevenga l’oppressione. Una caratteristica della saggezza è che allontana l’ignoranza dall’essere umano[2]. 'Ilm (sapienza), invece, significa sapere, scienza[3], comprendere la realtà e il fondamento di una cosa[4], e i segni che distinguono le cose le une dalle altre[5].
Saggezza e sapienza nel Corano
Il termine hikmah è ripetuto venti volte nel Corano e sul suo significato gli esegeti hanno varie opinioni, tra cui:
- Hikmah fa riferimento alla Profezia[6], come nel versetto: “Davide uccise Golia e Allah gli diede la sovranità e la saggezza (la profezia)”[7].
- Si riferisce alla sharia e alla scienza di ciò che è lecito e ciò che è proibito[8], come nel versetto: “E Allah gli insegnerà il Libro e la saggezza, la Torah e il Vangelo”[9].
- Un gruppo di esegeti pensa che sia la scienza del Corano, la conoscenza dei versetti abrogati e abroganti, i versetti certi e quelli ambigui, le questioni primarie e quelle secondarie, ecc.[10], come nel versetto: “Egli dà la saggezza (la scienza del Corano) a chi vuole. E chi riceve la saggezza, ha ricevuto un bene enorme”[11].
- Altri sostengono che si riferisca al raggiungere la verità del messaggio divino nel campo orale e pratico[12].
- Altri dicono che vuol dire la scienza vasta della religione[13].
- Un gruppo ritiene che il suo concetto siano la comprensione e l’ottenimento corretto della religione[14].
- Altri pensano che la hikmah sia una sapienza il cui beneficio e profitto sono grandi ed è costruttiva per l’essere umano[15].
- Infine, l’allamah Tabatabai ritiene che hikmah significhi saldezza (che in arabo proviene dalla stessa radice h-k-m) e sicurezza di una scienza[16], e si può dire che questa definizione comprende tutte le opinioni citate, che possono esserne un esempio: infatti “la parola saggia”, “saggezza” e simili, dimostrano stabilità e impossibilità di annullarsi[17]. Quando Dio dice che il Corano è un libro saggio, è perché esso parla quando necessario, parla giusto e accompagna ciò che dice con argomentazioni e motivazioni; un discorso senza argomentazione non è saldo[18]. Il nobile Profeta (S) disse: “Dio mi ha dato questo prezioso dono che è Il Corano e mi ha anche concesso la saggezza; una dimora in cui non vi sia profitto dalla saggezza è un rudere, perciò imparate la scienza, non sia mai che moriate nell’ignoranza”[19].
Il termine 'ilm è ripetuto centocinque volte nel Corano e anche i suoi derivati sono molto usati. Questo concetto nel Corano talvolta ha il significato di sapere, “…ogni tribù seppe dove doveva bere!”[20], a volte manifestare e chiarire, “Li resuscitammo poi, per vedere quale delle due fazioni meglio computasse il tempo che avevano trascorso”[21]; l’allamah Tabatabai riguardo a quest’ultimo versetto disse che s’intende la sapienza rispetto a un’azione, cioè la manifestazione di una cosa e la sua presenza come essere particolare presso Dio; 'ilm con questa accezione è usato spesso nel Corano. Infine a volte significa motivazione e prova[22].
Complessivamente, dopo aver analizzato e riflettuto sull’utilizzo della parola 'ilm e dei suoi derivati, si può dedurre che tutte le creature sono dotate di sapienza, così l’allamah Tabatabai considera la frase “ma voi non comprendete la loro lode” del versetto “non c'è nulla che non Lo glorifichi lodandoLo, ma voi non comprendete la loro lode”[23], la miglior motivazione per cui l’atto delle creature di glorificare Iddio viene fatto con scienza ed è veramente recitato; infatti se il significato del versetto fosse che la loro presenza e le loro caratteristiche sono un segno della presenza di un Creatore, non avrebbe avuto senso dire: “…ma voi non comprendete la loro lode”[24]. Inoltre anche altri versetti confermano questa interpretazione, per esempio: “In quel Giorno (la terra) racconterà le sue storie, giacché il tuo Signore gliele avrà ispirate”[25]. Come pure i versetti che citano la testimonianza delle parti del corpo umano sulle sue azioni, quindi la loro conversazione con Dio e il loro rispondere alle Sue domande. Bisogna però tenere in considerazione che la sapienza presenta più livelli.
La differenza tra saggezza e scienza
Prima di trattare questa differenza è necessario accennare al fatto che saggezza e sapienza a volte riguardano l’Essere necessario (Dio)[26]: in novantadue casi “saggio” (hakim) e centocinquantasei casi “onnisciente” ('alim) sono utilizzati riferendosi a Dio l’Altissimo. Quindi in questi casi la saggezza e la sapienza sono caratteristiche dell’essenza divina: la saggezza divina è creare gli esseri al massimo della saldezza e senza futilità, e questa creazione si basa sulla Sua onniscienza, che è una delle caratteristiche della sostanza divina. La saggezza può anche essere una caratteristica delle azioni divine poiché anche le azioni possono essere descritte come sagge, certe, vere e immuni dalla falsità. In ogni caso poiché le caratteristiche della sostanza divina sono la sua sostanza stessa, in realtà non c’è differenza fra queste due caratteristiche (saggezza e sapienza), se non idealmente, poiché entrambi gli aggettivi “saggio” e “sapiente” si riferiscono alla sapienza divina, con la differenza che il primo normalmente concerne l’aspetto pratico e il secondo quello teorico. In altre parole, 'ilm richiama l’onniscienza divina e hikmah la valutazione e lo scopo della creazione di questo mondo e della rivelazione del Corano[27].
A volte queste due caratteristiche riguardano l’essere contingente dotato d’intelletto (l’essere umano): la saggezza nell’essere umano è la conoscenza degli esseri e il compiere azioni probe[28]; in altre parole, la conoscenza dei valori e dei criteri attraverso i quali l’essere umano riconosce la verità e discerne la falsità in qualsiasi ambito essa sia, è saggezza, la stessa caratteristica che alcuni filosofi chiamano “la perfezione della capacità di pensare”[29]. Quindi il saggio è colui che conosce, ha una comprensione profonda e un intelletto sano.
L’imam Musa ibn Ja'far (A) a Hisham ibn Hakam disse: “Per hikmah s’intende la comprensione e l’intelletto”[30], perciò si può dedurre che la saggezza è una caratteristica di comprensione e discernimento basata su una scienza la cui realtà appartiene a Dio. Addirittura come disse l’imam Sadiq (A): “Dio è sapienza stessa, in cui l’ignoranza non ha accesso”[31]; quella stessa realtà che era stata donata da Dio a Luqman[32].
Alcuni filosofi ritengono che il pensiero, lo studio e la riflessione non creino sapienza e conoscenza, bensì preparino l’anima umana all’accettazione dei concetti razionali, perciò quando l’anima umana è pronta, l’emanazione della sapienza viene effusa dal Creatore sull’anima[33]. Così, nella pratica, l’essere umano acquisisce la capacità di comprendere e discernere. In altre parole, il comportamento dell’essere umano prepara la sua anima all’accoglimento della sapienza e questa accettazione è la premessa e la causa di quell’aspetto psicologico dell’essere umano che gli permette di distinguere la verità dalla falsità, gli ostacoli e la corruzione.
Ultimo punto, com’è stato accennato, la sapienza possiede vari livelli, tutti gli esseri, dalla sua manifestazione più elevata (Dio) all’essere umano e persino gli esseri privi d’intelletto sono dotati di sapienza; tra tutti gli esseri dell’universo e la sapienza si può stabilire un rapporto proporzionale a loro stessi e alla propria capacità esistenziale; mentre la saggezza è una caratteristica degli esseri dotati d’intelletto.
[1] Mufradat al-Raghib, radice “h-k-m”.
[2] Mu'jam Maqayis al-Lughah, radice “h-k-m”.
[3] Qurashi, Qamus al-Qur'an, vol. 5, pag. 32, radice “h-k-m”.
[4] Mufradat al-Raghib, radice “ayn-l-m”
[5] Mu'jam Maqayis al-Lughah, radice “ayn-l-m”.
[6] Majma' al-Bayan (ed. 10 voll.), Entesharat-e Mussasse-ye al-A'lami lilmatbu'at, 1415 AH, vol. 2, pag. 151.
[7] Sacro Corano 2:251.
[8] Majma' al-Bayan (ed. 10 voll.), Entesharat-e Mussasse-ye al-A'lami lilmatbu'at, 1415 AH, vol. 2, pag. 298.
[9] Sacro Corano 3:48.
[10] Majma' al-Bayan (ed. 10 voll.), Entesharat-e Mussasse-ye al-A'lami lilmatbu'at, 1415 AH, vol. 2, pag. 194.
[11] Sacro Corano 2:269.
[12]Majma' al-Bayan (ed. 10 voll.), Entesharat-e Mussasse-ye al-A'lami lilmatbu'at, 1415 AH, vol. 2, pag. 194.
[13] Ibidem.
[14] Ibidem.
[15] Ibidem.
[16] Allamah Mohammad Hosseyn Tabatabai, Tafsir al-Mizan, trad. Musavi Hamedani, ed. Boniad-e 'elmi va fekri-e 'allamah Tabatabai, 1984, vol. 2, pag. 351.
[17]Abdollah Javadi Amoli, Qor'an dar Qor'an (esegesi per argomento), Entesharat-e Osve, vol. 1, pag. 297.
[18] Ibidem.
[19] Suyuti, al-Dur al-Manthur, vol. 1, pag. 335.
[20] Sacro Corano 2:60.
[21] Sacro Corano 18:12.
[22] Sacro Corano 18:4-5.
[23] Sacro Corano 17:44.
[24] Allamah Mohammad Hosseyn Tabatabai, Tafsir al-Mizan, trad. Musavi Hamedani, ed. Boniad-e 'elmi va fekri-e 'allamah Tabatabai, 1984, vol. 17, pag. 609.
[25] Sacro Corano 99:4-5.
[26] Sacro Corano 2:29.
[27] Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemune, vol. 15, pag. 399.
[28] Mufradat al-Raghib, radice “h-k-m”.
[29] Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemune, vol. 15, pag. 399.
[30] Ivi, vol. 17, pag. 37.
[31] 'Amili shaykh Hurr, al-Fusul al-Muhimmah fi Usul al-A'immah, vol. 1, pag. 228.
[32] Sacro Corano 31:12.
[33] Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemune, vol. 16, pag. 349.