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Se la sua domanda si riferisce al perché all’essere umano non è permesso privarsi del dono della vita, la risposta è:
1. L’intelletto e la natura innata dell’essere umano comprendono che è riprovevole privarsi di qualsiasi dono di questo mondo e ciò è talmente evidente, che qualsiasi individuo, di qualsiasi età e religione, lo comprende. Allo scopo di tutelare i doni divini sono stati creati vari istituti e organismi come: le organizzazioni per la protezione dell’ambiente, per la difesa degli animali, ecc. Inoltre, per la salvaguardia delle numerose forme di vita sulla terra e altro, sono state istituite numerose organizzazioni internazionali per stabilire delle leggi al fine di proteggere e controllare i beni divini a livello mondiale. Pertanto quando l’intelletto e la natura innata non ci permettono di privarci e di sprecare anche il più piccolo dono divino e considerano ciò riprovevole, come può l’essere umano permettersi di privarsi del dono più grande, ossia la vita?
2. La chiara religione islamica, le cui norme sono basate sull’intelletto, la natura innata e la realtà, proibisce il suicidio.
3. Secondo la concezione islamica del mondo e in base al Corano, Iddio è il Sovrano dell’Universo[1] ed Egli ci ha dato questi doni per procedere sulla via della perfezione e della beatitudine. Sprecare e sciupare questi doni è pertanto contrario a ciò che vuole il loro Sovrano. Il nostro intelletto decreta che dobbiamo rispettare ciò che vuole il Sovrano dei beni che ci sono stati affidati e non comportarci contrariamente al Suo volere.
4. Un punto più importante è che l’Islam, proibendo il suicidio, non vuole solo preservare la vita del singolo che ha intenzione di suicidarsi, ma anche proteggere la vita di tutta la società umana dal pericolo e dalla distruzione.
Infatti quando per l’individuo, che pensa di essere il proprietario della propria vita, è proibito suicidarsi, certamente non gli sarà nemmeno permesso di uccidere gli altri, pertanto la proibizione del suicidio impedisce che questo tipo di malattia dilaghi nella società e tra queste persone.
Gli individui che vogliono suicidarsi sono, razionalmente e spiritualmente, malati e deviati, e certamente da chi è così malato ed è pronto a togliersi la vita, non avendo così pietà di se stesso, non ci si può aspettare che abbia pietà degli altri e non minacci la vita degli innocenti. Pur essendovi delle eccezioni, se la legge e la sharia in generale permettessero il suicidio, sarebbero esse stesse la causa dell’annientamento dell’umanità.
È per questo che il suicidio è considerato nell’Islam uno dei più grandi peccati e chi compie tale atto sarà severamente punito[2].