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Esistono diverse opinioni riguardo alla questione se il Diavolo sia un angelo o un jinn.
La fonte di questa discordanza la troviamo nella narrazione della creazione di Adamo (pace su di lui) quando gli angeli, su ordine di Dio, si prosternarono di fronte ad Adamo mentre Satana disobbedì.
Coloro che affermano che Satana (Iblis) sia un angelo, si basano sul nobile versetto che lo nomina insieme agli angeli (si prosternarono tutti tranne Satana) inducendoli alla conclusione che anche lui è un angelo.
Risposta: il fatto che Satana sia stato incluso nel gruppo degli angeli non significa che sia del loro stesso genere; al massimo mostra che Satana, grazie a molti anni di adorazione, si trovava tra gli angeli e in seguito, a causa della sua prepotenza, disobbedienza e antagonismo fu cacciato dal Paradiso.
Questa tesi può essere confermata come segue:
1. Iddio nella sura XVIII al-Kahf del sacro Corano dice: “Satana fa parte dei jinn”.
2. Iddio esclude del tutto che gli angeli possano compiere peccati, pertanto essi sono degli esseri infallibili che non si macchiano mai di peccati, antagonismo, auto-glorificazione e prepotenza.
3. In alcuni versetti del Corano si narra dei padri e degli antenati di Satana; da ciò si può dedurre che Satana, e i jinn in generale, si possono riprodurre, mentre gli angeli sono degli esseri spirituali e come tali non possono riprodursi e tantomeno mangiare o bere.
4. Iddio in alcuni versetti del Corano dichiara di aver disposto alcuni angeli come inviati. Colui che diventa inviato di Dio è immune da ogni tipo di miscredenza, errore e peccato. Quindi com’è possibile che Satana, nonostante il grandissimo peccato commesso, faccia parte degli angeli?!
Inoltre il parere univoco di sapienti e gli hadìth mutawatir[i] che ci sono giunti da parte degli Infallibili (pace su di loro), confermano la tesi che Satana non faceva parte degli angeli. Come sappiamo l’essere mutawatir è una delle caratteristiche che rende un hadìth attendibile.
[i] Un hadìth tramandato da un tale numero di trasmettitori, in ogni generazione, da rendere impossibile la probabilità che sia stato modificato.
La ragione principale di questa domanda è la questione della creazione di Adamo (pace su di lui). Quando Iddio volle creare l’essere umano, gli angeli, con assoluto rispetto, chiesero a Dio: “Non siamo noi sufficienti per glorificarTi e santificarTi? E fondamentalmente qual è il motivo della creazione dell’uomo?”. Quando Iddio spiegò loro il segreto di questa creazione e diede loro la lieta novella che l’essere umano sarebbe stato il luogotenente di Dio sulla terra, gli angeli accettarono reverenzialmente l’invito di Dio - di prosternarsi ad Adamo, e lo fecero con devozione e rispetto. Tra gli angeli, o meglio, insieme agli angeli si trovava Satana che adorava Dio da moltissimo tempo; però interiormente nascondeva un segreto di cui nessuno, a parte Dio, era a conoscenza. Un segreto nascosto da molto tempo che però si manifestò durante la creazione di Adamo: la miscredenza di Satana. Sì, egli da tempo era diventato miscredente, e la sua prepotenza e antagonismo, che lo portarono a non prosternarsi di fronte ad Adamo (pace su di lui), svelarono questa miscredenza.
Quando Iddio ordinò agli angeli e Satana (che era tra di loro e in istato di adorazione) di prosternarsi di fronte ad Adamo (pace su di lui), tutti gli angeli ubbidirono tranne Satana che disubbidì e non si prosternò. Addusse la motivazione che egli era stato creato dal fuoco e Adamo dalla terra; com’era possibile che un essere superiore si prosternasse a uno inferiore?
A quanto pare Satana non conosceva la realtà di Adamo! Non vedeva che lo spirito divino era stato insufflato al suo interno e che l’umanità dell’uomo e il suo valore erano proprio quell’essenza celeste che Dio aveva aggiunto in lui. Secondo Satana il fuoco era più puro della terra (nonostante anche questo ragionamento sia errato), poiché prendeva in considerazione solamente l’aspetto materiale e del corpo umano trascurando l’alto rango della sua umanità! In questo modo Satana a causa di due reazioni fu cacciato dal Paradiso e da Dio. La sua prima reazione fu l’alterigia verso la creazione dell’essere umano, mentre la seconda reazione la disobbedienza a Dio e al Suo ordine.
Adesso la questione è: Satana era uno degli angeli o no? Prima di rispondere è necessario prendere in considerazione i vocaboli di questa domanda in modo conciso per aumentare, se Dio vuole, la solidità della risposta dal punto di vista scientifico; quindi spiegheremo alcuni termini: shaytan, Iblis, angelo e jinn.
a. Shaytan: questo termine arabo deriva dalla radice sha-ta-na. Shatin vuol dire essere spregevole, demoniaco e meschino, ribelle e ostinato. Può riferirsi a un umano, un jinn o un animale qualsiasi. Inoltre è stato definito anche spirito malvagio e ingiusto; ma in realtà tutti questi significati sono accomunati tra loro.
Quindi shaytan è un nome comune impiegato per definire un essere sgradevole e deviante (umano o non).
Anche nel sacro Corano e nelle parole degli infallibili Imam (A) shaytan non è stato utilizzato come nome proprio; al contrario le persone malvagie e perfino taluni comportamenti immorali, come l’invidia, sono stati definiti shaytan[1].
b. Iblis: nome proprio con un unico esempio. Egli fu il primo a commettere un peccato nel mondo contingente dichiarandosi indipendente da Dio. Mostrò alterigia verso l’ordine del Suo Signore e infine fu cacciato dal Paradiso. Il suo nome in principio era 'Azazil[2], mentre Iblis, dalla radice iblas, in realtà è il suo soprannome. Iblas significa avvilirsi e probabilmente Iblis prese questo soprannome poiché si avvilì dinanzi a Dio.
c. Angelo: è necessario indicare alcune caratteristiche degli angeli per concludere che, data la loro immunità dal peccato, Satana non può essere uno di loro.[3]
Gli angeli sono esseri che Dio definisce con i migliori attributi nel sacro Corano: “… quelli non sono che servi onorati, che mai precedono il Suo dire e che agiscono secondo il Suo ordine”.[4] Sono esseri infallibili. Non si macchiano mai di un peccato. Fondamentali sono la loro obbedienza a Dio, la loro manifestazione d’impotenza di fronte a ciò che non sanno e la loro modestia di fronte a ciò che sanno. Sono consapevoli che le loro conoscenze derivano da Dio e se la Sua volontà cambia, di riflesso ciò che sanno si muta in quello che non sanno.
La differenza più rilevante tra gli angeli e Satana emerge nella questione della creazione di Adamo (pace su di lui) e della prosternazione; poiché gli angeli capirono sinceramente che non conoscono la scienza dei nomi, ovvero compresero che non capiscono alcune cose. Invece Satana col suo antagonismo pensava di sapere tutto e non ha mai capito che la ragione della prosternazione di fronte ad Adamo erano le conoscenze insegnate a quest’ultimo e che la sua mente oscura non avrebbe mai potuto acquisire! Vale a dire la sua superbia e orgoglio ostacolarono la sua comprensione e quindi gli impedirono di prosternarsi. La sua disobbedienza era dovuta alla propria prepotenza; non gli mancava la capacità di prosternarsi!
Da queste informazioni possiamo comprendere che gli angeli sono infallibili e non peccano in alcun modo. Non peccando, tutte le loro azioni sono pura obbedienza a Dio. Se per un essere l’obbedienza è obbligatoria e necessaria, non sarà possibile trovare in lui miscredenza, prepotenza o peccato (questo è il primo motivo razionale della differenza tra Satana e gli angeli che pertanto non è uno di loro).
Prima di spiegare le altre argomentazioni è necessario chiarire in modo conciso cosa sono i jinn.
d. Jinn: Per prima cosa è un essere invisibile all’essere umano; il Corano conferma la loro esistenza, infatti dedica loro[5] alcuni versetti e ritiene che derivino dal fuoco, come l’uomo deriva dalla terra. La creazione di queste creature avvenne prima dell’essere umano.[6]
Alcuni sapienti li descrivono come anime intellettive prive di materia; anche se è chiaro che non sono totalmente astratti poiché sono stati creati dal fuoco e quindi possiedono un aspetto semi materiale, si può dire che hanno un corpo intangibile.[7]
Dai versetti coranici si è in grado di intuire che anche il jinn come l’essere umano è provvisto di libero arbitrio e intelletto; inoltre può compiere anche azioni difficili e si suddivide in credente e miscredente. Alcuni sono devoti e altri deviati. Pure per loro, come per l’essere umano, esistono la vita, la morte, la resurrezione, ecc.; sono di due generi sessuali, si sposano e si riproducono.
Riguardo alla questione principale, ovvero se Satana sia un angelo o un jinn, tra i sapienti vi sono diverse opinioni e probabilmente l’origine di questo disaccordo sta in alcuni versetti del sacro Corano su cui si basano.
Alcuni sostengono che Satana faccia parte degli angeli e la loro motivazione principale è il versetto nel quale Iddio dice: “E quando dicemmo agli Angeli: ‘Prosternatevi ad Adamo’, tutti si prosternarono, eccetto Iblis”[8]. Poiché Satana in questo versetto è menzionato tra gli angeli ne deducono che sia uno di loro.
Però in realtà Satana non fa parte degli angeli. Alcuni hadìth attendibili degli Imam (A) e gli sciiti concordano sul fatto che Satana è un jinn, e non un angelo. Questa affermazione può essere provata anche con alcune argomentazioni, riportiamo le più importanti:
1. Dio dice: “Iblis, che era uno dei jinn”[9].
2. Dio dichiara: “… che non disobbediscono a ciò che Allah comanda loro e che eseguono quello che viene loro ordinato”.[10] In questo versetto viene negato in modo generale che gli angeli pecchino e quindi nessuno di loro compie alcun tipo di peccato.
3. Allah dice: “Prenderete lui e la sua progenie come alleati in luogo di Me, nonostante siano i vostri nemici?”[11]. Da questo versetto comprendiamo che i jinn si riproducono, mentre gli angeli essendo creature spirituali non sono in grado di riprodursi.
4. Allah afferma: “Lode ad Allah, Creatore dei cieli e della terra, che ha fatto degli angeli messaggeri”[12]; sappiamo che un inviato di Dio è immune dalla miscredenza e dal peccato.
Riguardo alla motivazione di coloro che si basano sull’inclusione di Satana tra gli angeli, bisogna dire che ciò non significa assolutamente che Satana appartenga al loro stesso genere; al massimo, da questa vicenda, si può comprendere che Satana era tra di loro e gli è stato ordinato come agli angeli di prosternarsi.[13]
Tra le descrizioni di Satana è stato riportato che adorò Iddio per circa seimila anni; quindi non è strano trovare un simile essere (che ha adorato per molto tempo Dio), tra gli angeli.
All’imam Sadiq (A) chiesero se Satana fosse un angelo o un'altra creatura celeste. Egli rispose: “No, non è né un angelo né un'altra creatura celeste, ma un jinn; era insieme agli angeli. Anche gli angeli pensavano che facesse parte di loro mentre Dio sapeva che non era così. Questo stato continuò fino alla vicenda della prosternazione ad Adamo dove il segreto di Satana fu svelato”.[14]
Fonti per maggiori approfondimenti:
1. Tabarsi, Majma' al-Bayan, vol. 1, pag. 163, versetto 34 della seconda sura.
2. Allamah Tabatabai Mohammad Hosseyn, Tafsir al-Mizan, vol. 1, da pag. 122 in poi e vol. 8, da pag. 20 in poi.
3. Javadi Amoli Abdollah, Tafsir-e Mozu'y-e Qor'an-e Karim, vol. 6, riguardo alla creazione di Adamo (A).
4. Mesbah Yazdi Mohammad Taqi, Ma'aref-e Qor'an, 1-3, da pag. 297 in poi.
5. Tafsir-e Nemune, vol. 1, versetto 34 della seconda sura e vol. 11, da pag. 8 in poi.
[1] Ragheb Esfahani, Mofradat, radice sha-ta-na.
[2] Tabarsi, Majma' al-Bayan, vol. 1, pag. 165, stampa di Beirut.
[3] Nel nobile versetto che ci riguarda la parola angeli, al plurale, all’inizio è accompagnata da alif-lam che significa che a tutti loro fu ordinato di prosternarsi.
[4] Sacro Corano, 21:26-27.
[5] Tra di questi una sura intera intitolata Jinn. (N.d.T)
[6] “E in precedenza creammo i jinn dal fuoco di un vento bruciante”, Sacro Corano
5:27.
[7] Tafsir-e Nemune, vol.11, pag. 79-80..
[8] Sacro Corano, 2:34.
[9] Sacro Corano, 18:50.
[10] Sacro Corano, 66:6.
[11] Sacro Corano, 18:50.
[12] Sacro Corano, 35:1 e 22:75.
[13] Sono state avanzate anche altre motivazioni che per motivi di concisione non riportiamo. Per approfondire cfr. Tafsir Majma' al-Bayan, versetto 34 della seconda sura.
[14] Tabarsi, Majma' al-Bayan, vol. 1, pag. 163, stampa di Beirut.