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Data aggiornamento: 2010/11/22
Domanda concisa
L’essere umano come può farsi amare da Iddio?
Domanda
L’essere umano come può farsi amare da Iddio?
Risposta concisa

L’affetto tra l’essere umano e Iddio può essere concepito in due modi:

1.     L’affetto dei servi verso di Lui e che Egli sia il loro Amato.

2.     L’affetto di Iddio verso i servi e l’essere da Lui amati.

La domanda riguarda il secondo caso.

Tutti gli esseri dell’universo, essendo Sue creature, sono amati da Lui, nonostante ciò, l’amore di cui si parla nei versetti e negli hadìth, riveste un significato particolare e riguarda: lo spostarsi dei veli, la pace interiore del servo ed essere oggetto della grazia divina.

Nei versetti e negli hadìth per essere amati da Iddio a volte vengono citati dei criteri generali, come l’obbedienza, seguire il nobile Profeta (S), amare Dio, compiere le azioni obbligatorie e meritorie, evitare quelle proibite e sconsigliate, talvolta invece si possono dedurre altri criteri più particolari.

In altre parole azioni come: aver fede in Iddio e nel Giorno del Giudizio; attestare i Profeti (A) e la profezia del nobile Messaggero dell’Islam (S); accettare la wilayah dei dodici Imam infallibili (A); evitare la miscredenza, il politeismo e l’ipocrisia; conoscere il proprio credo; adempiere in modo completo alla religione islamica, senza preferirne alcune norme e tralasciandone altre; obbedienza assoluta a Iddio, il Profeta (S) e gli Imam (A); non corrompere, ribellarsi o trasgredire la religione e le creature; amare anche con la pratica Iddio e il Profeta (S); adornare il proprio Sé di qualità positive e cancellarne i difetti; tutto ciò porta ad essere amati, avvicinarsi e ottenere un particolare rango presso Iddio, il Profeta (S) e l’imam Alì (A). L’essere umano raggiunge così la perfezione e lo scopo per cui è stato creato, vale a dire “la vicinanza a Iddio”.

Risposta dettagliata

L’affetto tra l’essere umano e Iddio può essere concepito in due modi:

1.     L’affetto dei servi verso di Lui e che Egli sia il loro Amato.

2.     L’affetto di Iddio verso i servi e l’essere da Lui amati,

“…Allah susciterà una comunità che Lui amerà e che Lo amerà…”[1], la domanda riguarda il secondo caso.

Prima di rispondere è necessario prestare attenzione a due questioni:

  1. Il livello spirituale dell’amore è elevato e l’esposizione di questo argomento, vasto e importante, svierebbe dal nostro scopo principale, considerando inoltre che vi sono moltissimi versetti, hadìth e dua che ne parlano e la loro analisi richiederebbe un libro a sé.

  2. Iddio l’altissimo ama Se stesso e la propria bellezza, perciò ama anche le creature e le proprie creazioni, essendo manifestazioni della Sua magnificenza, come dice in un hadìth qudsi[2]: “Ero un tesoro nascosto e volevo essere conosciuto, perciò ho creato, affinché potessi essere conosciuto”[3]. La fonte della Creazione dell’universo è l’amore di Iddio verso Se stesso, che ha voluto manifestare la Propria bellezza, facendo della Creazione il suo specchio.

Per tale motivo tutte le creature sono amate da Iddio[4], però ciò di cui vogliamo ora parlare è un modo particolare di essere amati.

 

La possibilità di essere amati da Iddio

Iddio misericordioso rivela al Suo nobile Profeta (S) che i servi e i credenti hanno la possibilità di essere amati da Lui: “Di': ‘Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà’”[5] e “… che Lui amerà e che Lo amerà …”[6], inoltre in un hadìth qudsi dice: “Se sapessero quanto li amo, morirebbero dall’emozione”[7].

In un altro hadìth qudsi famoso e sicuro, l’imam Sadiq (A) tramanda dal nobile Profeta (S) che Dio disse: “Il servo probo si avvicina a Iddio compiendo azioni meritorie e viene allora amato da Me”[8].

 

Il significato di essere amati da Iddio

L’amore di Dio per le creature e l’essere amati da Lui ha vari significati; non viene tuttavia usato con l’accezione diffusa tra gli individui. Quello che qua possiamo dire è che in seguito a questo amore, Iddio toglie i veli affinché i Suoi amati possano contemplarLo con l’occhio del cuore e avvicinarsi a Lui. E questa è stata fin dall’inizio l’intenzione di Iddio, di purificare la parte interiore di un tale servo affinché non ci sia posto per altri che Lui, vengano eliminati gli impedimenti tra Lui e il Suo servo, ché non possa sentire se non il Vero e non possa ascoltare se non le Sue parole e con il suo occhio interiore non possa vedere se non Lui e non possa parlare se non con la lingua del Vero[9].

 

Le vie per essere amati da Iddio

La via principale per esseri amati da Iddio è conoscere approfonditamente ciò che Egli apprezza e Lo soddisfa, affinché, mettendo in pratica i Suoi ordini, attraiamo la Sua attenzione e la Sua grazia e ci avviciniamo a Lui. Per mantenere questa posizione dobbiamo continuare a comportarci così fino alla fine dei nostri giorni. Inoltre è necessario sapere quali sono le cose che Iddio disprezza, Lo fanno adirare ed Egli proibisce, affinché tali azioni vengano evitate, e se si viene coinvolti in esse, bisogna liberarsene per diventare così amati da Iddio; anche questa via dev’essere seguita fino alla fine della propria vita, per non essere odiati e maledetti da Dio e non farLo adirare.

Come già detto, la via più facile per ottenere questa conoscenza è consultare il sacro Corano e gli hadìth degli Infallibili (A); infatti il Corano è immune da falsificazioni e in esso Iddio cita tutto ciò che Egli apprezza: la fede e l’agire probamente portano a essere amati da Lui ed essere oggetto della Sua misericordia. E menziona anche ciò che se l’essere umano vi crede, mette in pratica o rende proprio attributo, fa adirare Iddio, lo fa allontanare da Lui e precipitare nell’Inferno. Se l’essere umano, nel credo, pratica ed etica si rende completamente conforme al Corano e segue i modelli del Profeta (S) e degli infallibili Imam (A), arriverà al suo fine, cioè essere amato da Iddio e salvarsi dalla Sua ira e maledizione.

I versetti e gli hadìth a volte citano alcuni criteri generali per esseri amati da Iddio e talvolta criteri particolari, portandone un esempio.

Criteri generali come:

  1. Seguire il nobile Profeta (S) - Una delle condizioni per essere amati da Iddio è seguire il Suo Messaggero (S), “Di’ (o Profeta): ‘Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà …’”[10]. Secondo questo versetto quindi, uno dei criteri generali per essere amati da Iddio è obbedire e seguire il Suo Messaggero (S), sia le sue parole che il suo comportamento. In molti versetti viene espresso tale ordine: “Prendete quello che il Messaggero vi dà …”[11], “O voi che credete, obbedite ad Allah e al Messaggero …”[12], “Obbedite ad Allah e al Suo Messaggero. Non siate discordi …”[13].

  2. Compiere le azioni obbligatorie e meritorie: sono queste le vie per essere amati da Iddio citate in molti hadìth validi, conosciuti come ‘hadìth dell’avvicinamento con le azioni obbligatorie’ e ‘hadìth dell’avvicinamento con le azioni meritorie’. Analizzare questi tipi di hadìth e valutarne le differenze, renderebbe il discorso molto lungo, perciò ne citiamo solo alcuni esempi, per poi finire il nostro discorso deducendo dai testi religiosi i criteri particolari per essere amati da Iddio.

In un hadìth l’imam Sadiq (A) tramanda che il Profeta (S) dichiarò: “Iddio disse: ‘Il Mio servo non si avvicina a Me con un’azione più apprezzata del compiere ciò che gli ho reso obbligatorio. E si avvicina sempre di più a Me compiendo le azioni meritorie fino a raggiungere un livello in cui Io lo amo. Quando lo amo, divento il suo orecchio con cui ascoltare, il suo occhio con cui vedere, la sua lingua con cui parlare e la sua mano con cui compiere le sue azioni …’”[14].

Un hadìth simile è stato tramandato anche dall’imam Baqir (A)[15].

Prestando attenzione a questi hadìth e analizzando i versetti, diventano chiare anche le conseguenze dell’essere amati da Iddio: provare armonia interiore, lo spostarsi dei veli, arrivare al livello di vicinanza a Iddio, che sono tutte grazie divine e il frutto del Suo amore[16].

La stessa fede è citata come uno dei frutti di questo amore divino in un hadìth del Profeta (S): “Iddio dona il mondo o non lo dona a chi vuole, però la fede la dona solo a chi Egli ama”[17]. Infatti, lo sguardo dell’Amato verso colui che Lo ama è una dimostrazione di attenzione e grazia verso di lui, cui consegue che l’amore di quest’ultimo diventa ancora più intenso, arrivando a dimenticare se stessi per Lui. È per questo che nella dua Nudbah recitiamo: “O Dio, mostraci il Tuo viso magnanimo e accetta il nostro avvicinamento verso di Te e guardaci con il Tuo sguardo misericorde affinché attraverso di esso possiamo completare la magnanimità presso di Te, quindi per mezzo della Tua grazia, non togliercela”[18].

Da ciò che abbiamo riportato si possono dedurre dei criteri generali per essere amati da Iddio, ora ne nomineremo alcuni particolari, riportati nei versetti del Corano quali “azioni apprezzate e individui amati presso Iddio”: la fede; l’obbedienza a Iddio e al Suo Messaggero (S); affrettarsi a compiere il bene, riparare agli errori e chiedere perdono a Dio; utilizzare i propri beni sulla via di Dio, in modo palese o nascosto; trattenere la rabbia, perdonare gli errori altrui e comportarsi benevolmente con loro; ricordare sempre Iddio; non persistere nei propri errori; non praticare l’usura[19]; affidarsi a Iddio ed essere pazienti di fronte alle avversità, senza lamentarsene; consigliarsi con gli altri e comportarsi con affabilità con la gente[20]; essere timorati di Iddio; rispettare i patti che si stringono con Dio, il Suo Messaggero (S), il Suo Wali (A) o la gente[21]; purificarsi col pentimento, l’intenzione pura e la taqwa e tenersi lontani dalle impurità[22]; proteggere occhi, orecchie, stomaco e istinti sessuali da ciò che è proibito[23]; rispettare i propri genitori e i parenti di sangue[24]; ricordare con benevolenza e rispetto le personalità eminenti della religione, in particolare il nobile Profeta (S)[25]; essere giusti nel caso siano assegnate responsabilità oppure si debba governare o giudicare[26]; non rimpiangere ciò che si spende sulla via di Dio; non essere superbi se si ottiene una ricchezza, un potere o un governo[27] ed essere pronti a prodigare le proprie ricchezze e la propria vita sulla via di Iddio[28].

Anche negli hadìth vengono riportate alcune azioni che possono essere causa dell’amore divino: aspirare a ciò che Iddio apprezza[29], amare il nobile Profeta (S) e la sua Famiglia (A)[30], amare Iddio[31], andare alla ricerca della sapienza e della conoscenza[32], recitare spesso “La ilaha illallah” e “Allahu akbar”[33], compiere azioni probe con perseveranza e tempestività[34], …

Al contrario vengono denominati “odiati”, “maledetti” e “respinti” da Iddio: i miscredenti[35]; i politeisti[36]; gli ipocriti[37]; gli orgogliosi[38]; i caparbi polemici[39]; i superbi ostinati e vanagloriosi[40]; coloro che superano i limiti leciti e non rispettano i diritti di Iddio e della gente[41]; pensano solo a divertirsi e all’agiatezza[42]; i dissipatori[43]; coloro che diffondono la corruzione sulla terra[44], non utilizzano in modo corretto i propri beni né sulla via di Iddio e sono avidi, invidiosi e nutrono rancore[45]; trasgrediscono i patti e diventano amici o collaborano con i miscredenti o con i nemici della religione[46]; sono traditori e ingrati[47]; non si fanno scrupoli di uccidere i credenti, i Profeti (A) e i Devoti di Iddio[48]; sono peccatori e disobbedienti[49]; opprimono se stessi e gli altri e non rispettano i diritti divini[50]; non prestano attenzione, non ricordano, non si pentono, non supplicano e non implorano Iddio, inoltre non si prosternano a Lui e sono superbi[51]; alterano la religione[52]; seguono Satana e il taghut (tutto ciò che non è Dio e non è divino)[53]; impediscono alla gente di essere guidata, seminano discordia tra i credenti e li deviano[54]; parlano sgarbatamente e non rispettano ciò che dicono[55]; infastidiscono Iddio, il Suo Profeta (S), i Suoi Devoti e i credenti con il loro comportamento e le loro parole[56]; fuggono e prendono scuse riguardo al jihad sulla via di Iddio e l’offrire la propria vita e beni per Lui[57]; sono peccatori e ingrati[58]; seguono i deviati[59]; non compiono azioni probe, non hanno fede in Iddio, il Suo Messaggero (S) e il Suo Wali (A) e si separano da loro per seguire i nemici[60].

Se siamo veramente alla ricerca della misericordia, attenzione e amore di Iddio dobbiamo separarci, con salda decisione da questo secondo gruppo e unirci al primo. Inoltre, invitando al bene e proibendo il male, diffondendo e difendendo l’Islam, i musulmani e gli sciiti, essere noi soddisfatti di Iddio e soddisfare Lui, amare Iddio, il Suo Messaggero (S) e il Suo Wali (A) ed essere amati da loro[61], insha’Allah.



[1] Sacro Corano 5:54.

[2] Hadìth in cui un Profeta o Imam (A) tramanda la parola divina.

[3] Bihar al-Anwar, vol. 84, pag.198.

[4] Avicenna, Esharat va tanbihat, vol. 3, pp. 359-363; Sadr al-Muta'allihin, Asfar, vol. 7, pp. 148-160.

[5] Sacro Corano 3:31.

[6] Sacro Corano 5:54.

[7] Sheykh Mohammad Bahari, Tazkirat al-Muttaqin, pag. 134.

[8] Koleyni, al-Kafi, Kitab al-iman wa al-kufr, Bab man aza al-muslimin wa ihtaqarrahum, hadìth 7, pag. 253; Bihar al-Anwar, vol. 70, Kitab al-iman wa al-kufr; Makarim al-Akhlaq, pag. 16, hadìth 8.

[9] Feydh Kashani Molla Mohsen, Akhlaq-e Hasane, pp. 238-239.

[10] Sacro Corano 3:31.

[11] Sacro Corano 59:7.

[12] Sacro Corano 4:59.

[13] Sacro Corano 8:46.

[14] Koleyni, al-Kafi, vol. 2, pag. 352, hadìth 7.

[15] Ivi, hadìth 8.

[16] Akhlaq-e hasane, pag. 238.

[17] Feydh Kashani Molla Mohsen, Mahajjat al-Baydha', vol. 8, pag. 64.

[18] Mohaddeth Qomi Sheykh Abbas, Mafatih al-Jinan, Dua Nudbah.

[19] Sacro Corano 3:130, 136, 146 e 148.

[20] Sacro Corano 3:146, 159 e 160.

[21] Sacro Corano 3:76; 9:4 e 7.

[22] Sacro Corano 9:108; 2:222.

[23] Sacro Corano 23:1 e 11; 24:30-31; 33:70-71.

[24] Sacro Corano 31:14-15.

[25] Sacro Corano 33:56; 49:2 e 5.

[26] Sacro Corano 49:9; 5:42.

[27] Sacro Corano 57:23.

[28] Sacro Corano 61:4; 3:154 e 158.

[29] Bihar al-Anwar, vol. 70, pag. 70, hadìth 4.

[30] Ivi, vol. 57, pag. 198, hadìth 145.

[31] Ivi, vol. 70, pag. 18, hadìth 9.

[32] Ivi, pag. 304, hadìth 18.

[33] Mahajjat al-Baydha', vol. 2, pag. 275.

[34] Bihar al-Anwar, vol. 71, pag. 216, hadìth 18 e pag. 322, hadìth 33.

[35] Sacro Corano 2:89-90; 30:45; 3:32.

[36] Sacro Corano 31:13.

[37] Sacro Corano 48:6; 9:38-129.

[38] Sacro Corano 16:23.

[39] Sacro Corano 42:16; 7:71.

[40] Sacro Corano 57:23; 4:36; 31:18.

[41] Sacro Corano 2:190; 7:55.

[42] Sacro Corano 28:76.

[43] Sacro Corano 7:31; 6:141.

[44] Sacro Corano 28:77; 20:81; 5:64; 2:205.

[45] Ibidem.

[46] Sacro Corano 5:51, 63 e 80; 13:20 e 25.

[47] Sacro Corano 22:38; 8:58; 4:107.

[48] Sacro Corano 4:93; 3:112; 2:61.

[49] Sacro Corano 49:7.

[50] Sacro Corano 42:40; 3:57 e 140.

[51] Sacro Corano 7:55.

[52] Sacro Corano  5:78; 11:18.

[53] Sacro Corano 11:59-60; 4:48, 54, 115 e 118; 33:64 e 68.

[54] Sacro Corano 7:44 e 45.

[55] Sacro Corano 61:2-3; 49:11,12; 24:23; 4:148.

[56] Sacro Corano 33:57-58.

[57] Sacro Corano 8:16.

[58] Sacro Corano 2:276.

[59] Sacro Corano 11:59-60.

[60] Sacro Corano 13:25.

[61] Sacro Corano 89:28; 3:31.

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