Ricerca Avanzata
Visite
5604
Data aggiornamento: 2012/04/07
Domanda concisa
C’è un motivo per cui dopo il saluto della preghiera si dice il takbir e si volge il capo verso sinistra e destra?
Domanda
È corretto dire il takbir e volgere il capo verso sinistra e verso destra dopo la fine della preghiera? Per favore citate le fonti e il motivo.
Risposta concisa

Volgere il viso a destra e a sinistra, è una delle azioni meritorie dopo l’ultimo saluto della preghiera, riportata anche nei libri di hadìth. Il suo corretto svolgimento è il seguente:

  1. Se l’orante è l’imam della preghiera comunitaria, dopo il saluto della preghiera, prima di togliere lo sguardo dalla qiblah, deve guardare con l’occhio destro alla sua destra.
  2. Se invece l’orante è un partecipante alla preghiera comunitaria (ma'mum), per rispondere al saluto dell’imam deve dire un saluto in direzione della qiblah e altri due saluti, uno a destra e un altro a sinistra; quest’ultimo nel caso che a sinistra vi sia un orante o un muro. In ogni caso il saluto a destra non dev’essere mai trascurato, vi sia qualcuno a destra o non vi sia.
  3. Se l’orante compie la preghiera individuale, in direzione della qiblah deve dire una volta “assalamu alaykum” e volgere leggermente il viso a destra in modo che anche il naso sia orientato a destra.[1]

Da ciò che è stato detto precedentemente, si deduce che per colui che compie la preghiera individuale è meritorio volgere il capo in modo che anche il naso sia orientato a destra; mentre per l’orante che recita la preghiera comunitaria, è meritorio volgere il viso a destra e a sinistra come è stato spiegato.

Considerate che anche recitare tre volte “Allahu akbar” (takbir) e alzare le mani, sono delle azioni meritorie post-preghiera citate nei libri di giurisprudenza islamica.[2]

 

Questa domanda non ha una risposta dettagliata.

 


[1] Shaykh Saduq, Man la Yahdhuruh al-Faqih, vol. 1, pp. 319 e 320, Entesharat-e Jame'e-ye modarresin, Qom, 1413 AH.

[2] Muhammad Hasan Najafi (conosciuto col nome di “sahib al-jawahir”), Majma' al-Rasa'il (Muhashsha), pag. 296, Mo'assese-ye Saheb al-Zaman (A), Mashhad-Iran, 1415 AH.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63458 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39760 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38554 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34625 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30699 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27120 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23987 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23423 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20774 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20469 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...