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Secondo la regola "la shakk li-kathir al-shakk" (niente dubbio per chi dubita troppo), il kathir al-shakk (chi dubita molto) non deve prestare attenzione ai propri dubbi. Secondo l'opinione della maggior parte dei giurisperiti islamici, questa regola non riguarda solo la preghiera ma comprende anche i suoi preliminari quali: abluzione, ghusl e tayammum. Inoltre include anche gli atti di culto complessi, come ad esempio l'hajj, inoltre comprende anche le transazioni e i vari tipi di contratti e altresì i principi del credo. Essi hanno indicato dei motivi per le loro opinioni, come ad esempio: la motivazione da cui viene dedotta la regola "la shakk li-kathir al-shakk" è generale, a condizione che l'individuo possieda le condizioni del kathir al-shakk e il dubbio sia causato da un'ossessione di modo tale che normalmente verrebbe definito "kathir al-shakk".
Secondo la regola "la shakk li-kathir al-shakk" (niente dubbio per chi dubita molto), il kathir al-shakk (chi dubita molto) non deve prestare attenzione ai propri dubbi; ma se questa regola - oltre ai riti di adorazione - riguardi anche altre questioni come le transazioni e i contratti, i diritti della gente, i principi del credo ecc. o no, esistono teorie diverse:
Prima teoria. L'opinione della maggior parte dei giurisperiti islamici - Secondo la maggior parte dei giurisperiti islamici questa regola non è specifica della preghiera, ma comprende anche i preliminari quali: abluzione, ghusl e tayammum, e anche gli atti di culto complessi, come ad esempio l'hajj, e inoltre comprende le transazioni, i contratti e i principi del credo. Essi hanno indicato dei motivi per le loro opinioni, ad esempio: la motivazione da cui è dedotta la regola "la shakk li-kathir al-shakk" è generale[1], a condizione che l'individuo possieda le condizioni del kathir al-shakk e il dubbio sia causato da un'ossessione di modo tale che normalmente verrebbe definito "kathir al-shakk". Al riguardo essi affermano:
Un dubbio causato da una sindrome ossessiva, non dev'essere preso in considerazione[2]. Quando qualcuno è ospite presso altri fratelli, se dubita troppo in merito al cibo halal, non deve prestare attenzione al dubbio bensì considerare il cibo halal[3]. Nelle questioni riguardanti i diritti della gente, la persona assillata dai propri dubbi deve ignorarli e considerare l'azione completa e corretta[4]. Il dovere di chi dubita in maniera diversa in tutti gli atti d'adorazione e gli altri, è che se possiede le condizioni del kathir al-shakk, non deve prestare attenzione ai propri dubbi[5]. Coloro che credono in Dio e nel Profeta Muhammad (pace su di lui), ma hanno delle ossessioni e si dedicano quindi allo studio e alla ricerca, sono puri e queste ossessioni non sono dannose[6]; cioè essi non sono considerati infedeli e impuri.Seconda teoria. L'opinione di alcuni giurisperiti islamici - Alcuni di essi ritengono che questa regola riguardi solo la preghiera e non la applicano in altri casi, sostenendo che nelle altre questioni bisogna agire secondo il responso specifico di quella circostanza[7].
Di seguito riportiamo alcuni punti concernenti il dubbio:
L'ossessione, il dubbio e l'instabilità appartengono alle istigazioni e ai pericoli satanici, mentre la certezza e la stabilità sono grazie divine. Satana per deviare i servi di Dio dalla Retta Via, utilizza diversi strumenti e stratagemmi, e dato che è un ingannatore astuto, stabilisce il modo per deviarli individuando i loro punti deboli e s'insinua in quella maniera. La miglior via per combattere queste ossessioni è quella dell'indifferenza verso le ossessioni e le istigazioni sataniche. Quando Satana incita l'essere umano a pensieri negativi e falsi, l'uomo deve occupare la propria mente con altre questioni. L'essere umano è una creatura che possiede intelletto e tramite esso deve riconoscere la giusta via e seguirla. È naturale che una tale via esiga uno sforzo scientifico e mentale, ordinato e metodologico, al fine di permettere all'individuo di crearsi un mondo significativo per se stesso e raggiungere così la "vita tayyibah"[8] (pura, eccellente). In questo campo ogni sforzo compiuto è sempre poco ed è il prezzo che ognuno deve pagare per ottenere la conoscenza. Per questo motivo bisogna rafforzare le basi del credo passo per passo, affinché la mente e il suo sistema rimangano immuni dalle titubanze e non siano danneggiati. I primi passi di questo avanzamento sono la riflessione, l'approfondimento, lo studio e la conclusione corretta in merito alla "realtà del mondo e dell'essere umano". In questo percorso, i dubbi che l'essere umano incontra sono naturali e sono solamente una serie di preoccupazioni mentali che non sempre sono dannose e devianti, bensì a volte possono essere un ponte verso la certezza e la via dell'elevazione verso livelli superiori. Naturalmente ciò avviene se l'essere umano supera velocemente questo passaggio e non si sofferma, poiché l'esitazione in esso è dannosa.Infine riportiamo le risposte dei marja' taqlid alla domanda esposta[9]:
Khamenei: "Colui che dubita troppo è kathir al-shakk e se durante una preghiera dubita per tre volte oppure dubita durante tre preghiere consecutive (per esempio mattina, mezzogiorno e pomeriggio) è sempre kathir al-shakk; se la sua dubbiosità è causata da rabbia, paura o mancanza d'attenzione, non deve considerare i propri dubbi. Il kathir al-shakk, fin quando non è certo di essere tornato allo stato normale degli altri individui, deve continuare a ignorare i propri dubbi". Makarem Shirazi: "Secondo la nostra fatwa il "kathir al-shakk", cioè colui che dubita troppo, non deve prendere in considerazione i propri dubbi, sia che riguardino il numero delle raka'h della preghiera, i componenti della preghiera o le condizioni di questa.È definito kathir al-shakk colui che dice di dubitare troppo, e se qualcuno durante una preghiera dubita per tre volte oppure dubita durante tre preghiere consecutive, è kathir al-shakk".
Safi Golpayegani: "Generalmente il kathir al-shakk negli atti della preghiera, sia le frasi che le raka'h, sia la genuflessione che la prosternazione, non deve prestare attenzione ai propri dubbi". Sistani: "Sì". Hadavi Tehrani: "Colui che è kathir al-shakk deve ignorare i propri dubbi solamente nei casi in cui dubiti troppo, e nelle altre circostanze in cui la sua dubbiosità è normale, deve agire come le persone normali in merito ai dubbi".
[1] Cfr.: Seyyed Hasan Borujerdi Musavi, Al-Qawa'id al-Fiqhiyyah, ricercatore e revisore: Mahdi Mehrizi, e Mohammad Hasan Derayati, vol. 2, pp. 353-356, Nashr-e al-Hadi, Qom, prima stampa, 1419 AH; Seyyed Taqi Tabatabai Qomi, Al-Anwar al-Bahiyyat fi al-Qawa'id al-Fiqhiyyah, pp. 190 e 191, Entesharat-e Mahallati, Qom, prima stampa, 1423 AH; Javad Tabrizi, Estefta'at-e Jadid, vol. 2, p. 71, quesito 325, Qom, prima stampa.
[2] Seyyed Ruhallah Imam Khomeini, Estefta'at, vol. 1, p. 169, quesito 158, Daftar-e entesharat-e eslami, Qom, quinta ristampa, 1422 AH.
[3] Ivi, pag. 110, quesito 295.
[4] Javad Tabrizi, Estefta'at-e Jadid, vol. 2, p. 71, quesito 325, Qom, prima stampa.
[5] Mohammad Taqi Bahjat, Estefta'at, vol 2, p 215, quesito 2302, Nashr-e daftar-e hazrat-e Ayatollah Bahjat, Qom, prima stampa, 1428 AH.
[6] Naser Makarem Shirazi, Resale-ye Tawdhih al-Masa'il, pag. 36, quesito 114, Entesharat-e Madrese-ye Emam Alì Ibn Abi Taleb (A), Qom, cinquantaduesima ristampa, 1429 AH.
[7] Cfr.: Seyyed Hasan Borujerdi Musavi, Al-Qawa'id al-Fiqhiyyah, ricercatore e revisore: Mahdi Mehrizi, e Mohammad Hasan Derayati, vol. 2, pp. 355 e 356, Nashr-e al-Hadi, Qom, prima stampa, 1419 AH.
[8] Sacro Corano, 16:97.
[9] Quesiti posti ai vari uffici dei marja' taqlid tramite il sito Islamquest.