Ricerca Avanzata
Visite
8128
Data aggiornamento: 2010/12/19
Domanda concisa
La frase “Ogni giorno è Karbalà, ogni luogo è Ashurà” è un hadìth? Qual è la sua fonte di trasmissione e quanto è attendibile?
Domanda
Ho sentito dire che la frase “Ogni giorno è Karbalà, ogni luogo è Ashurà” è un hadìth poco attendibile o che non è nemmeno un hadìth. Facendo delle ricerche su Internet ho scoperto che viene attribuito all’imam Sadiq (A). Vi pregherei di darmi ulteriori informazioni al riguardo, se è un hadìth spiegate anche quanto è attendibile e valido.
Risposta concisa

Non abbiamo trovato nessuna fonte di hadìth che citasse la frase “Ogni giorno è Karbalà, ogni luogo è Ashurà” come hadìth di un Infallibile (A). Tuttavia essa costituisce un’interpretazione corretta dell’insieme degli avvenimenti di Karbalà, della linea di condotta dell’imamato e contiene alcuni messaggi educativi e colmi di bellezza Infatti, anche se in verità non esiste giorno come quello di Ashurà e mai ci sarà, in ogni caso l’oppressione dei tiranni nei confronti degli oppressi esisterà sempre fino a quando il Qa'im della Famiglia di Muhammad (l’imam Mahdi -Aj-) non si manifesterà e li eliminerà.

La cultura di Ashurà è presente in tutti i tempi e Karbalà è il simbolo della resistenza sulla via della lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia.

Le nostre guide religiose ci hanno insegnato che dobbiamo combattere contro l’oppressione ed essi stessi si sono comportati così, perciò Ashurà non è una vicenda limitata a un tempo o luogo particolare.

Risposta dettagliata

Non abbiamo trovato nessuna fonte di tradizioni che citasse la frase “Ogni giorno è Karbalà, ogni luogo è Ashurà” come hadìth di un Infallibile (A)[1]. Tuttavia essa rappresenta un’interpretazione corretta dell’insieme degli avvenimenti di Karbalà, della linea di condotta dell’imamato e contiene alcuni messaggi educativi e colmi di bellezza. Infatti, anche se in verità non esiste giorno come quello di Ashurà e mai ci sarà, in ogni caso l’oppressione dei tiranni nei confronti degli oppressi esisterà sempre fino a quando il Qa'im della Famiglia di Muhammad (l’imam Mahdi -Aj-) non si manifesterà e li eliminerà.

La cultura di Ashurà è presente in tutti i tempi e Karbalà è il simbolo della resistenza sulla via della lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia.

Le nostre guide religiose ci hanno insegnato che dobbiamo combattere contro l’oppressione ed essi stessi si sono comportati così, perciò Ashurà non è una vicenda limitata a un tempo o luogo particolare.

La frase “Ogni giorno è Karbalà, ogni luogo è Ashurà”, è il simbolo della continua lotta tra il bene e il male in tutti i tempi e in tutti i luoghi. Ashurà e Karbalà sono gli anelli più palesi di questa lunga catena. Il bene e il male si scontrano sempre e gli uomini liberi hanno il dovere di difendere il bene e combattere il male; essere indifferenti è irreligioso.

L’imam Khomeini (r.a.), seguace dell’imam Husayn (A), fondatore della Repubblica islamica e grande combattente contro gli oppressori del suo tempo, la ricorda come una grande frase e ribadisce l’importanza di evocare il significato di Ashurà e rappresentare Karbalà: “Questa frase (Ogni giorno è Karbalà, ogni luogo è Ashurà) è una grande frase … La nostra nazione deve considerare tutti i giorni come Ashurà, dobbiamo combattere contro l’oppressione, qua è Karbalà, bisogna mettere in pratica Karbalà, esso non è un luogo particolare, non appartiene a un gruppo di uomini in particolare. La vicenda di Karbalà non riguarda solo più di settanta persone e un luogo particolare: tutti i luoghi devono rappresentarla”[2].

In realtà l’imam Khomeini (r.a.), convinto che la rivolta e il martirio del Signore dei Martiri (A) dovesse essere un criterio di condotta sociale per i musulmani, lo ha istituito quale fondamento del proprio movimento durante la Rivoluzione islamica: “Quella condotta del Signore dei Martiri (A), la sua ideologia, la sua via e la sua vittoria e quella dell’Islam dopo il suo martirio … Questa frase educativa è sia un dovere che una lieta novella. Dovere poiché i deboli hanno il dovere di insorgere come il Principe dei Martiri (A) contro gli oppressori ben equipaggiati e maleficamente potenti. Una lieta novella poiché i nostri martiri saranno con i martiri di Karbalà”.

Questa saggia guida durante la guerra imposta disse: “La battaglia di Ashurà, anche se da un punto di vista temporale (durò mezza giornata) fu molto breve, in realtà però, è il più lungo conflitto contro l’oppressione e il male. Fino a quando vi sarà individuo che desideri essere stato a Karbalà, aver aiutato l’imam Husayn (A) ed essere caduto martire (O se fossimo stati con te! Avremmo raggiunto un’immensa vittoria)[3], il fronte di Karbalà sarà attivo e la battaglia di Ashurà viva”[4].

In altre parole, allo stesso modo che l’imam Husayn (A) è l’erede dei profeti Adamo, Abramo, Noè, Mosè, Gesù (A) e Muhammad (S), anche i suoi seguaci sono gli eredi del suo jihad e del martirio e non abbandonano la bandiera di Karbalà. Questo tesoro dello sciismo è un aspetto politico, così come disse l’imam Husayn (A): “Il mio comportamento è per voi un esempio”[5].

Questo punto di vista confuta la teoria secondo cui Karbalà e la rivolta dell’imam Husayn (A) fossero solo un suo specifico dovere che non è da seguire. Uno scrittore scrisse: “Noi siamo sicuri che se l’imam Husayn (A) fosse vissuto ai nostri tempi, avrebbe fatto di al-Quds, del Sud del Libano e di altri territori islamici un secondo Karbalà e si sarebbe comportato come fece con Mu'awiyyah e Yazid”[6].



[1] Alcuni hanno attribuito questa frase all’imam Sadiq (A), senza però citarne la fonte, cfr.: Payam-e Ashurà, Abbasi Azizi, pag. 28; Farhangh-e Ashurà, Javad Mohaddethi, pag. 371. Altri ancora citano tracce da cui si può dedurre che non è un hadìth degli Infallibili (A), cfr.: Majalle-ye 'Olum-e Hadith, n. 26.

[2] Sahife-ye Nur, vol. 9, pag. 202.

[3] Zyarat dei martiri di Karbalà, Mafatih al-Jinan.

[4] Sahife-ye Nur, vol. 20, pag. 195.

[5] Tarikh Tabari, vol. 4, pag. 304.

[6] Hashim Ma'ruf al-Hasani, al-Intifadhat al-Shi'iyyah, pag. 387.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

  • Chi ha scritto il trattato Safir-e Simorgh? Qual è il suo contenuto?
    6832 Gnosi teorica 2012/04/15
    L’autore del trattato Safir-e Simorgh è Shahab al-Din Yahya ibn Habash ibn Amirak Abu al-Futuh Suhrawardi noto come “Shaykh al-Ishraq”. Nella lingua araba ogni suono continuo, morbido e senza pronuncia di lettere che fuoriesce dalle labbra, viene definito safir[i]. Simorgh, invece, è ...
  • Che cosa sono il principio pratico e la motivazione ijtihadica e qual è il loro rapporto?
    5480 Diritto e Precetti 2012/04/15
    Il principio pratico (al-asl al-'amali) Il principio pratico è un termine utilizzato nella scienza dei principi di giurisprudenza (usul al-fiqh) islamica, concernente le regole che in caso di dubbio nello stabilire una norma religiosa, chiariscono il dovere di una persona dopo che ...
  • La religione è conciliabile con la politica?
    7319 Teologia moderna 2010/06/30
    Una religione rivelata per indicare la via della beatitudine umana fino alla fine dei tempi, non può essere indifferente di fronte a un ente come il governo, di cui tutte le società hanno bisogno. D’altra parte, la struttura delle regole islamiche è tale da richiedere la presenza ...
  • Qual è il ruolo dell’etica nello sport?
    7809 Etica pratica 2012/04/11
    La religione islamica, in qualità di religione completa e universale, considera tutti gli aspetti di una vita sana, contemplando altresì tutte le vie che portano alla beatitudine in questo mondo e nell’Aldilà. A nessuno è celato il valore della salute fisica dal punto di vista islamico e, ...
  • Come possiamo dimostrare l’esistenza dell’imam Mahdi (AJ) e la sua manifestazione attraverso il Corano?
    8621 Teologia antica 2011/03/13
    Inizialmente è necessario prestare attenzione al fatto che il Corano comunica in modo generale e la sua spiegazione approfondita è affidata alla Sunna (gli hadìth).Considerato ciò, si può fare riferimento a due gruppi di versetti per dimostrare l’esistenza dell’imam Mahdi (AJ) e la ...
  • Perché non bisogna riflettere profondamente in merito alla creazione?
    6062 Teologia antica 2012/04/19
    Una delle questioni che il Corano e gli hadìth hanno raccomandato, è la riflessione in merito al Creato e alla creazione degli esseri viventi[1]. È stato però vietato di riflettere sull’essenza di Dio, per esempio il Profeta (S) disse: “Rifletti riguardo alla creazione di ...
  • È un problema se in circostanze normali qualcun altro ci versa l’acqua sul braccio durante il wudhu?
    5806 Diritto e Precetti 2012/08/26
    Il wudhu possiede delle condizioni e violandone una qualsiasi il wudhu diventa nullo. Una delle condizioni del wudhu è che l’individuo stesso deve lavare il viso e le braccia, e inumidire il capo e i piedi. Se un’altra persona compie il wudhu su di lui, ...
  • A quale peccato è stato paragonato il ledere l’onore di un credente? In che casi è ammesso? E come ci si può pentire di questo atto?
    5489 Etica pratica 2011/09/17
    Negli hadìth l’onore del credente è considerato pari a quello del Profeta (S), la sua Famiglia (A), il Corano e la Ka'bah. Infatti ai beni del credente è dovuto rispetto come al suo sangue e rivelare delle verità non è una ...
  • Perché Iddio prova molta avversione verso il divorzio?
    5853 Filosofia del diritto e dei precetti 2012/05/26
    Considerando la divergenza tra divorzio e matrimonio, per apprendere la filosofia dell’odio divino verso il divorzio, dobbiamo prima di tutto spiegare l’importanza del matrimonio[1]. Iddio nel Corano considera l’aver creato la razza umana in due sessi opposti, uno dei segni divini che ...
  • Quali azioni cancellano i peccati maggiori?
    13639 Etica pratica 2011/06/20
    I peccati non sono tutti dello stesso livello, perciò anche il loro perdono dipende dal tipo di peccato commesso: è possibile che un peccato possa essere perdonato semplicemente esprimendo il proprio pentimento a parole (istighfar), mentre un altro peccato necessiti di più impegno e debba essere rimediato. Nell’Islam, ...

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63101 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39571 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38128 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34392 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30598 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27064 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23811 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23260 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20516 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20314 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...